MILANO (LaPresse) – “La Rai evidenzia, con stupore, che si è davanti ad un rischio grave e incomprensibile per il servizio pubblico”. Il tutto, “in merito allo scenario che si va definendo relativamente all’acquisto dei diritti televisivi del campionato di calcio di Serie A”. Con riferimento alle “prossime tre stagioni”. Il rischio sarebbe quello di “non far vedere a tutti gli italiani le immagini salienti delle partite”. Così “come avvenuto per oltre mezzo secolo, ma solo a chi può permettersi abbonamenti con privati”. Lo si legge in una nota di Viale Mazzini. “La Rai potrebbe essere costretta a rinunciare a trasmissioni storiche come 90esimo Minuto. Chiediamo pertanto ai presidenti delle società di Serie A di rivedere questa decisione”. Decisione “che danneggia prima di tutto i loro stessi tifosi e tutti gli appassionati di calcio”, conclude il comunicato.
Diritti tv, Serie A: possibili due abbonamenti per vedere le partite
In serata, la Lega ha pubblicato il bando con il prezzo minimo dei tre pacchetti, per una cifra complessiva che resta di 1,1 miliardi di euro a stagione. Il pacchetto 5, che comprende la gara delle 18 di sabato, una delle 15 di domenica e il posticipo della domenica alle 20.30, ha il valore minimo di 452 milioni di euro. È di 408 milioni di euro, invece, l’asta di partenza del pacchetto 6, che include 4 partite, ovvero quella del sabato alle 15, una della domenica alle 15 e quella alle 18 e il ‘Monday Night’ di lunedì alle 20.30. Infine il pacchetto 7, dal prezzo di partenza di 240 milioni di euro, prevede tre fasce orarie, la gara delle 20.30 del sabato, l’anticipo delle 12.30 di domenica e una partita di domenica alle 15.