NAPOLI – Le Amministrative si confermano terreno condizionato solo fino a un certo punto dalle dinamiche nazionali. I candidati contano ancora, e molto. E così nelle urne di ieri i partiti tradizionali hanno avuto un piccolo sussulto d’orgoglio dopo la batosta del 4 marzo. Risultati condizionati dal grande contributo delle liste civiche che hanno ‘nascosto’ agli elettori indispettiti i simboli di forze delle quali non si fidano fino in fondo. Arretra il Movimento 5 Stelle che paga, ancora una volta, la mancanza di candidati che siano veri e propri ‘portatori di voti’.
Irpinia, Sannio e Salernitano
Ad Avellino, unico capoluogo di provincia al voto in Campania, i grillini sono riusciti a conquistare il ballottaggio con Vincenzo Ciampi che sfiderà il dem Nello Pizza. Il Pd è tornato primo partito, ma con un misero 16%, a testimonianza di quanto le civiche pesino nello scenario locale. Nel Sannio, continuità mastelliana a Ceppaloni con il dominio di Ettore De Blasio, mentre a Montesarchio Francesco Damiano ha superato il 60%. Nel Salernitano avanza il centrodestra che vince a Campagna con Roberto Monaco, il feudo deluchiano prova a tenere difendendo la fascia tricolore di Pontecagnano con Giuseppe Lanzara.
Centrodestra bene a Napoli e Caserta
Trionfo del centrodestra ad Afragola, dove Claudio Grillo strappa la fascia tricolore dalle spalle di Domenico Tuccillo già al primo turno. Berlusconiani in testa anche a Castellammare di Stabia, con Gaetano Cimmino, dove si andrà al ballottaggio. Secondo turno anche a Torre del Greco con il civico Giovanni Palomba in netto vantaggio. A Quarto, invece, non riesce ad aggrapparsi al secondo turno l’uscente Rosa Capuozzo. A Maddaloni, nel Casertano, domina la scena Andrea De Filippo del centrodestra. Nel comune calatino il Pd registra una cocente e durissima sconfitta. Successo al primo turno solo sfiorato, invece, per Andrea Villano ad Orta di Atella che tra quindici giorni dovrà vedersela con il dem Vincenzo Gaudino.