MILANO – Si chiamava Assane Diallo il 54enne ucciso ieri sera a Corsico, nell’hinterland milanese. Una lite sfociata nel sangue, una vendetta per chissà che cosa, per uno sgarro, per un permesso negato.
Diverse le ipotesi al vaglio degli inquirenti
Sono tutte ipotesi al momento al vaglio dei carabinieri della stazione locale che indagano sull’accaduto. Fatto sta che l’omicidio che si è consumato intorno alle 23.30 in via delle Querce somiglia tanto ad una vera e propria esecuzione. Il 54enne, infatti, è stato raggiunto da ben 6 colpi d’arma da fuoco, tutti al petto. Secondo la ricostruzione dei carabinieri gli spari sono avvenuti ad una breve distanza. L’omicida si trovava dunque di fronte a Diallo e lo ha freddato più volte quasi come avesse un compito da eseguire, quasi come l’avesse incontrato appositamente per farlo fuori. Da ieri sera è caccia all’uomo.
Si indaga anche tra le conoscenze della vittima
Vagliate le telecamere di videosorveglianza della zona, si è alla ricerca di testimonianz da parte di conoscenti e amici del senegalese. Un qualunque particolare, infatti, potrebbe in questa fase delle indagini essere determinante per risalire al movente dell’omicidio e, di conseguenza, all’esecutore materiale dello stesso. Sotto la lente di ingrandimento degli investigatori ci sono al momento due aspetti, due strade da percorrere per raggiungere la verità. La prima riguarda il passato del 54enne. La vittima era infatti già noto alle forze dell’ordine per un piccolo precedente di anni fa relativo alla spendita di denaro falso. Il secondo, invece, riguarda l’attuale lavoro dell’uomo. Che si occupava di sicurezza, della vigilanza di alcuni siti considerati a rischio ma anche nell’ambito di manifestazioni musicali e concerti. Ed è forse proprio in occasione di uno di questi eventi che avrebbe potuto incontrare il suo omicida. Quello che si è recato in via delle Querce e lo ha freddato nella notte prima di far perdere al momento le proprie tracce.
