Lussemburgo (LaPresse/AFP) – I Paesi Bassi “non appoggiano” la proposta franco-tedesca di un bilancio unico dell’eurozona. Lo ha detto a Lussemburgo il ministro delle Finanze olandese, Wopke Hoekstra, spiegando che “per quanto riguarda una capacità fiscale o un budget per la zona euro, sorge una domanda. Che tipo di problema risolve? Non è chiaro per noi e non siamo favorevoli”.
Secondo Hoekstra, “è utile studiare” le idee di Francia e Germania per riformare l’area euro in cui “ci sono elementi molto positivi”. Francia e Germania hanno concordato diverse proposte di riforma dell’Unione economica e monetaria. Compreso un bilancio per l’eurozona di diverse decine di miliardi di euro. Queste proposte devono essere studiate in serata dai ministri delle Finanze di 27 Stati membri dell’Ue (senza il Regno Unito), riuniti a Lussemburgo. Prima di essere presentati ai capi di Stato e di governo dell’Ue in occasione del vertice europeo di Bruxelles del 28 e 29 giugno.
La critica della Polonia
Il bilancio dell’eurozona proposto da Francia e Germania, secondo la Polonia, potrebbe significare la fine dell’Unione europea. Qualora prosciugasse risorse dal bilancio comune di tutti gli Stati membri. Krzysztof Szczerski, il capo dello staff del presidente della Polonia, Andrzej Duda, ha insistito oggi sul fatto che “se i singoli Stati dell’eurozona decidono di spendere soldi extra per questo budget, si tratta di una questione interna”.
Ma se un budget comunitario venisse creato “a spese dei loro contributi al bilancio generale dell’Ue, allora sarebbe la fine dell’Ue”. E “di fatto significherebbe che l’eurozona sta andando per la sua strada e che vuole operare al di fuori del quadro generale dell’Ue”. Szczerski ha anche detto che si potrebbero verificare profondi squilibri se il budget proposto per l’eurozona fosse adottato in tandem con il progetto di bilancio post-Brexit della Commissione europea per il 2021-2027.