La Corea del Nord consegna a Trump i resti di 200mila soldati americani

Lo ha annunciato il presidente degli Stati Uniti

PYONGYANG – Ha un importante significato storico le decisione presa dalla Corea del Nord. Consegnati agli Stati Uniti i resti di circa 200 militari caduti nel corso della Guerra di Corea, avvenuta dal 1950 al 1953.

Lo ha annunciato Trump

La notizia è stata lanciata dallo stesso presidente americano. Nel corso di un meeting a Duluth annunciato: “Abbiamo recuperato i nostri eroi caduti“. La consegna dei resti dei soldati americani chiude un capitolo triste della storia degli Usa. Ancora non si sa se i resti sono già giunti nel territorio americano.

Ancora incertezza sui resti dei soldati americani

Su questo punto Trump non è stato chiaro, limitandosi a dare l’annuncio senza scendere nei dettagli. I familiari dei caduti avranno così finalmente i corpi dei loro cari, sui quali poter porre un fiore e ai quali rivolgere una preghiera.

Disgelo avvenuto fra Stati Uniti e Corea del Nord

I nostri grandi eroi caduti, i loro resti, sono stati rimandati indietro”, ha detto Donald Trump alla folla che lo acclamava. Il leader americano non ha mancato di rivolgere una buona parola nei confronti di Kim Jong-Un. Con il leader nordcoreano è infatti nata una “grande chimica”, come ha detto lo stesso Trump.

I riflessi dell’incontro del 12 giugno

Il presidente degli Usa ha detto che “le cose con lui vanno veramente bene”. La restituzione appena avvenuta era stata infatti concordata nel corso dello storico vertice avvenuto lo scorso 12 giugno a Singapore tra i due leader mondiali, incontro andato molto bene.

Parole che fanno sperare il mondo intero

Le parole dell’inquilino della Casa Bianca fanno ben sperare il mondo intero, nei mesi scorsi in apprensione per le minacce nucleari che i due si sono scambiati in più di un’occasione. Trump ha rassicurato: “Hanno smesso di lanciare missili sul Giappone. Hanno smesso di testare tutte le armi nucleari. Terminate le ricerche nucleari. Hanno fermato di fare razzi. Hanno fermato tutto quello che noi volevamo fermassero. E hanno fatto saltare in aria i siti dove fanno i test”.

 

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