Perché Fiore
Durante l’istruttoria dibattimentale la figura del politico sarebbe emersa in diverse occasioni in relazione alle condotte di Gilberto Cavallini, imputato di aver concorso nella strage. Era già stata la parte civile a chiedere di ascoltare in aula Fiore, ma l’istanza venne respinta. La Corte, ora, ha cambiato idea, decidendo di citarlo con Fabrizio Zani, ex terrorista del Nucleo armato rivoluzionario.
La testimonianza
Oggi in udienza è stata ascoltato, invece, Valerio Fioravanti. Il teste ha sostenuto che diversi magistrati gli avrebbero consigliato di fare i nomi di due morti per essere lasciti in pace. Incolpare qualcuno che già fosse passato a miglior vita. “Abbiamo dedotto noi che i due morti fossero Giorgio Vale e Alessandro Alibrandi”.