Lutto per la scomparsa di Loris Rossi, l’urbanista Radicale: l’annuncio dai microfoni della sua amata radio

Era uno dei più stretti amici di Marco Pannella. Fu allievo di Bruno Zevi. Era un laico e libertario. E’ morto all’età di 85 anni

NAPOLI – Una notizia triste. “Ci ha lasciati il professore Aldo Loris Rossi, amico intimo di Marco Pannella, una presenza e una militanza Radicale storica, assistente e allievo di Bruno Zevi, grande storico e architetto già presidente del Partito Radicale, una presenza diventata stabile nel 2013 con uno spazio settimanale (‘Overshoot’) ai temi dell’ambiente, del territorio, dell’architettura, temi ai quali teneva particolarmente. Un maestro dell’architettura, un grande intellettuale, una grandissima tensione estetica e politica…”. La notizia è arrivata in diretta a Radio Radicale, giovedì sera poco dopo le 19. A darla il direttore Alessio Falconio insieme al conduttore di Overshoot Enrico Salvatori. Una notizia triste per Napoli, la città che il professore amava e per la quale aveva immaginato progetti futuristici. Una notizia triste anche per chi, come noi di Cronache, ha avuto l’onore di intervistarlo e ospitarlo in redazione. Aldo Loris Rossi aveva 85 anni e una passione e una determinazione molto forti. La passione era per la sua ‘arte’, l’architettura e l’urbanistica, ed era resa ancora più forte dall’amore per la sua terra. Era nativo di Bisaccia (in provincia di Avellino), ma gran parte della sua vita l’ha trascorsa, prima per studio e poi per lavoro, a Napoli. E’ qui che ha unito amore e passione per l’architettura ad un moltiplicatore di energie civiche e umane qual è il Partito radicale. Chi non ha avuto, come noi di Cronache, la fortuna di conoscerlo di persona, avrà potuto ascoltare la forza delle sue parole durante le trasmissioni in radio. Accorate le illustrazioni che faceva dei suoi progetti per come poteva essere migliorata la città di Napoli, sia dal punto di vista della vivibilità che della valorizzazione del suo patrimonio storico e artistico. Tante le testimonianze di cordoglio sui social, a partire dagli altri suoi amici di Radio Radicale, come il corrispondente dalla Turchia Mariano Giustino: “E’ con profondo dolore che apprendo della scomparsa del professore Aldo Loris Rossi. Grande intellettuale, quanto mai preziose le sue lucide analisi sulla necessità di una Nuova Alleanza con la Natura e sulla rottamazione edilizia priva di valore e non antisismica”. Un suo collega, Paolo Sibilio: “Ci sono uomini che lasciano molto di più di ciò che hanno posseduto, uno di questi è Aldo Loris Rossi. Per Bruno Zevi uno dei migliori architetti italiani. Per la facoltà di Architettura di Napoli un’icona. Per me e altri compagni di avventura con il quale abbiamo convissuto, un sentiero culturale da percorrere e talvolta sterrare… A presto Prof”. Lunghissimo il ‘curriculum’ del professore: era uno degli intellettuali più conosciuti e amati di Napoli. Architetto, urbanista, è stato professore ordinario di Progettazione alla facoltà di Architettura di Napoli e accademico emerito delle Arti e del Disegno di Firenze. Ha girato il mondo per conoscere e studiare i capolavori della modernità. La sua architettura si colloca nel filone delle neo-avanguardie post-belliche e la considerava una “protesi della natura e una nuova frontiera eco-politana e post-consumista”. Nella sua vita ha vinto numerosissimi concorsi internazionali e nazionali, tra i quali il “Grand Prix International d’Urbanisme ed d’Architecture 1970” di Cannes, il “Restauro urbanistico dell’acropoli di Pozzuoli” nel 1975 e il risanamento ambientale della Piana di Paestum, nel 1998. E’ stato invitato alle consultazioni internazionali per la Fiat-Lingotto a Torino nel 1983 e ai workshop internazionali per il Centro direzionale di Firenze nel 1987. Ha fatto parte della rivista “L’architettura, cronache e storia” e ha collaborato con riviste nazionali e internazionali. Inoltre ha partecipato a esposizioni internazionali come “Villes Nouvelles” a Cannes, nel 1970, all’Expo mondiale di Osaka nel 1970, France 2000 a Parigi, nel ‘70, alla Biennale a Venezia nel 1978, alla Biennale Internazionale della grafica d’Arte di Firenze nel 1978, “Architettura Bioclimatica” di Roma nel 1983 e tantissime altre. E’ stato inoltre coordinatore del manifesto dell’Unione Internazionale degli Architetti nel 2008. Nell’ultimo periodo si è dedicato ai progetti per il ridisegno del waterfront di Napoli, per il Parco della Marinella di Napoli e per la stazione circumvesuviana di Pompei. Il suo lavoro è stato commentato da intellettuali come Bonito Oliva, Banham, Burkhardt, Casati, De Seta, Crispolti, Prestinenza Puglisi, Menna, Paganelli e molti altri. Loris Rossi si considerava discepolo di Michelucci, Zevi e Soleri e si riconosceva nella tradizione culturale laica e libertaria di Croce, Salvemini, Gobetti, Rosselli, Rossi e Spinelli. Era vicino a Pannella e ai Radicali, con i quali si candidò alle Regionali in Basilicata nel 2013.

LASCIA UN COMMENTO

Inserisci il tuo commento
Inserisci il tuo nome