CITTA’ DEL VATICANO (LaPresse) – Papa Francesco sarà a Bari il 7 luglio. Per il Medioriente che vive una situazione sempre drammatica, per i cristiani che continuano a soffrire persecuzioni senza precedenti “imploreremo a una voce sola: ‘Su di te sia pace!‘”. Al termine dell’Angelus della domenica Papa Francesco chiede a tutti i fedeli di accompagnare con la preghiera il suo “pellegrinaggio di pace e di unità” a Bari, in programma sabato 7 luglio.
L’incontro del papa con gli ortodossi
Sul lungomare del capoluogo pugliese, dove cristiani e ortodossi condividono la cattedrale, il Pontefice organizza un incontro ecumenico con diversi capi di Chiese e comunità cristiane del Medio Oriente, per una giornata di preghiera e riflessione. Perché a Bari, finestra sull’Oriente, sono custodite le Reliquie di San Nicola, santo venerato sia dai cristiani cattolici che dai cristiani ortodossi e lo scorso anno il trasporto per due mesi delle reliquie del santo a Mosca e San Pietroburgo ha attirato la presenza e la preghiera di due milioni di credenti russi, ucraini, bielorussi e moldavi.
Bergoglio aveva già ricevuto in Vaticano la delegazione del Patriarcato Ortodossi di Mosca
Appena un mese fa Bergoglio ha ricevuto in Vaticano una delegazione del Patriarcato Ortodosso di Mosca, guidata dal Metropolita Hilarion di Volokolamsk, capo del Dipartimento per le relazioni esterne. Gli ortodossi di Mosca erano a Roma per un incontro con la Cei in cui sono stati toccati i temi del pellegrinaggio ma anche della preoccupazione per la situazione dei cristiani perseguitati in Terra Santa e della collaborazione per consentire il ripristino dei luoghi di culto e il loro ritorno nelle case.
Hilarion aveva lanciato un appello per la gravissima situazione dei cristiani in Siria e Iraq. “Stanno vivendo un genocidio, il segnale evidente della volontà di distruggere la presenza cristiana“. “Hanno distrutto i simboli cristiani, hanno distrutto gli altari, le icone, le Croci“, ha denunciato. “Non ci sono dubbi che la diminuzione della presenza cristiana in Medio Oriente sia una vera catastrofe. Non solo per quella Regione ma per tutto il mondo“.
La collaborazione tra cristiani e ortodossi
Nel corso degli ultimi mesi il Patriarcato Ecumenico e la Chiesa Cattolica hanno già collaborato a diverse iniziative sulla lotta alle forme moderne di schiavitù. E sulla difesa dell’Ambiente e la ricerca della pace. Alla vigilia dei santi Pietro e Paolo, Bergoglio ha ricevuto in Vaticano il Patriarca di Costantinopoli, Bartolomeo I. Ringraziandolo per avere “subito accettato” l’invito a partecipare all’incontro di Bari.
Francesco da anni lavora alla complicatissima unità dei cristiani. Un disegno che richiede impegno, pazienza, conversione continua, come ha ricordato nel viaggio a Ginevra del 21 giugno: “Camminare è una disciplina, una fatica. Servono pazienza quotidiana e allenamento costante. Richiede l’umiltà di tornare sui propri passi e la cura per i compagni di viaggio, perché solo insieme si cammina bene“.
di Maria Elena Ribezzo