ROMA – “Il nostro sistema pensionistico è in grado di reggere alla sfida della longevità, almeno sin quando si manterrà l’adeguamento automatico dell’età pensionabile alla speranza di vita e la revisione dei coefficienti di trasformazione”. E’ quanto dichiarato dal presidente dell’Inps Tito Boeri. Quest’ultimo aggiunge però che il sistema “non ha al suo interno meccanismi correttivi che gli permettano di compensare un calo delle coorti in ingresso nel nostro mercato del lavoro”. E conclude: “Gli italiani sottostimano la quota di popolazione sopra i 65 anni e sovrastimano quella di immigrati e di persone con meno di 14 anni. La deviazione fra percezione e realtà è molto più accentuata che altrove. Non sono solo pregiudizi. Si tratta di vera e propria disinformazione”.
I lavori che gli italiani non fanno
Sono “tanti i lavori che gli italiani non vogliono più svolgere”, ha detto Boeri. Nel lavoro manuale non qualificato ci sono il 36% dei lavoratori stranieri in Italia e l’8% degli italiani.
Immigrazione
Il nostro Paese, per Boeri, ha bisogno di aumentare l’immigrazione regolare. La storia ”ci insegna che quando si pongono forti restrizioni all’immigrazione regolare – dice Boeri – aumenta l’immigrazione clandestina e viceversa: in genere, a fronte di una riduzione del 10% dell’immigrazione regolare, quella illegale aumenta dal 3 al 5%”. Così il presidente Inps, Tito Boeri, nella Relazione annuale. “In presenza di decreti flussi del tutto irrealistici”, sottolinea, la domanda di lavoro immigrato “si riversa sull’immigrazione irregolare di chi arriva in aereo o in macchina, non coi barconi ma coi visti turistici, e rimane in Italia a visto scaduto”.
Rapporto Inps
“Quota 100 pura costa fino a 20 miliardi all’anno, quota 100 con 64 anni minimi di età costa fino a 18 che si riducono a 16 alzando il requisito anagrafico a 65 anni, quota 100 con 64 anni minimi di età e il mantenimento della legislazione vigente per quanto riguarda i requisiti di anzianità contributiva indipendenti dall’età costa fino a 8 miliardi”, afferma Boeri. “Ripristinando le pensioni di anzianità con quota 100 (o 41 anni di contributi) si avrebbero subito circa 750.000 pensionati in più”. La storia recente dei giovani nel nostro Paese – dice Boeri- è una storia di inesorabili revisioni al ribasso delle loro aspettative. Fra queste delusioni anche quella di ritrovarsi sempre, quale che sia l’esito del voto, con governi che propongono interventi a favore dei pensionati”.
La risposta del ministro Salvini
Le parole di Boeri sull’immigrazione hanno provocato una risposta del ministro degli Interni Matteo Salvini: “Boeri dice che servono più immigrati per pagare le pensioni, per fare lavori che gli italiani non vogliono più fare e che cancellare la legge Fornero costa troppo. Credo che il presidente dell’Inps stia continuando a fare politica, ignorando la voglia di lavorare e di fare figli di tantissimi italiani. Forse Boeri vive su Marte”. Più diplomatica la posizione di Luigi Di Maio: “Se andremo d’accordo con Boeri? Credo che se il legislativo farà il legislativo, l’esecutivo farà l’esecutivo e l’Inps farà l’Inps andremo d’accordo”.