ANKARA – Disastro ferroviario in Turchia. Un treno, infatti, è deragliato ieri nei pressi di Tekyrdag, centro nel nord ovest del Paese, sulle coste meridionali della Tracia e a circa 150 chilometri da Istanbul.
L’aggiornamento delle vittime
Inizialmente si contavano 10 morti e 73 feriti. Nella giornata di oggi, però, le autorità locali hanno diramato il numero complessivo di morti e feriti. I decessi sono stati 24, mentre 124 sono state le persone medicate in ospedale.
La ricostruzione: è stata aperta un’inchiesta
Secondo la ricostruzione delle forze dell’ordine locali, il treno avrebbe ‘perso’ quasi tutti i vagoni di cui era composto. I vagoni, infatti, si sono staccati e ribaltati. I viaggiatori, quindi, sono stati sballottati all’interno dei vagoni. Sul posto sono giunte la polizia turca e decine di ambulanze per soccorrere i feriti. Sono in corso indagini da parte della autorità competenti circa le cause dell’incidente ferroviario. Tra le ipotesi maggiormente accreditate, almeno secondo i media turchi, ci sarebbe quella di un cedimento di un ponte mentre stava transitando il convoglio. Sull’accaduto è stata aperta un’inchiesta dalla magistratura turca.
Era diretto a Istanbul
Secondo quanto si è appreso, il treno viaggiava in direzione di Istanbul e a bordo c’era circa 360 passeggeri. Era partito ieri alle 15:45 locali da Edirne, in prossimità del confine con la Grecia. L’incidente è avvenuto in serata.
La posizione di Ankara
Sull’accaduto si è espresso il Ministero dei Trasporti, affermando che i vagoni usciti dai binari sono 5 sui 6 complessivi del convoglio. Il cedimento del ponte, ancora da confermare, potrebbe essere stato causato dalle recenti piogge che avrebbero indebolito il terreno, in una zona che si presenta già di per sè estremamente fangosa. Le stesse condizioni della zona nella quale è avvenuto il tragico incidente renderebbe, secondo i media locali, estremamente complicate le operazioni di soccorso. Sia il presidente Recep Tayyip Erdogan che il primo ministro Binali Yildirim sono rimasti per tutta la giornata di ieri e anche oggi in diretto e costante contatto con le autorità che sono impegnate nell’organizzare e coordinare le attività per salvare i superstiti.