Venezia, 11 lug. (LaPresse) – I carabinieri di Chioggia Sottomarina (Venezia) hanno arrestato due uomini, di 41 e 44 anni, ritenuti responsabili di una sparatoria avvenuta la mattina del 10 luglio. I due sono accusati di tentato omicidio l’uno dei confronti dell’altro. I militarti, intervenuti in seguito a una segnalazione, hanno arrestato il 44enne in flagranza di reato di detenzione illegale di armi alterate e clandestine, oltre a munizioni. I militari hanno quindi perquisito l’abitazione dell’uomo, dove hanno trovato e sequestrato 2 fucili calibro 12 e calibro 22, con le matricole abrase e canne e calcioli modificati per aumentarne le potenzialità , un lanciarazzi, 2 fucili ad aria compressa calibro 8, 2 balestre, 50 pugnali di varie misure, 20 spade, 150 cartucce per fucile, un cannocchiale di precisione per fucile, una banda chiodata artigianale, varie cartucce per fucile modificate, 800 grammi di pallini da caccia, nonché vari oggetti atti ad offendere. A seguito di ulteriori indagini e dopo un sopralluogo che avevano portato al rinvenimento di due ogive per pistola, il personale del nucleo investigativo del comando provinciale dei carabinieri di Venezia ha un 41enne del luogo. Fermato, è stato anche lui condotto al carcere di Venezia. Nello specifico, all’uomo è stato contestato anche il porto di arma da fuoco, sebbene non rinvenuta, in quanto – oltre al rinvenimento delle due ogive – sono stati riscontrati fori da proiettile nel luogo del reato e su alcune autovetture.
le indagini
Nel corso della perquisizione personale e presso il domicilio dell’uomo sono stati rinvenuti e sequestrati una pistola scacciacani priva del tappo rosso, 6 grammi di cocaina, un bilancino di precisione e tre coltelli. La ricostruzione della dinamica del delitto ha consentito di contestare ad entrambi il reato di tentato omicidio. I due, entrambi illesi, restano nel carcere di Venezia in attesa della convalida delle rispettive misure cautelari. Sono tuttora in corso indagini da parte dei Carabinieri di Chioggia Sottomarina e di Venezia, sotto la direzione della Procura della Repubblica di Venezia, anche al fine di accertare il movente.