SACHSENRING – Il sovrano della Sassonia è lui. Anche in Germania Marc Marquez non fa prigionieri e sale sul gradino più alto del podio. Nona sinfonia, di fila, per lo spagnolo della Honda che su questo tortuoso toboga riesce a far suonare la sua moto come una chitarra accordata alla perfezione. Vittoria, la quinta stagionale, a precedere sul podio un ottimo Rossi e Vinales, e altro allungo nel mondiale andando sul +46 proprio sul Dottore.
L’attesa è l’affondo
Gara dai due volte quella di oggi. Nella.prima fase il segreto è stata la gestione delle gomme, vera chiave per emergere vittoriosi dalla contesa. Nell’ultimo parziale spazio agli allunghi decisivi, in cui Marc lascia 10 giri di gloria a Lorenzo per poi passarlo e prendere il volo. Alle sue spalle Rossi ottimizza al meglio il potenziale a sua disposizione. Valentino parte in controllo, supera in una progressione costante e impetuosa sia Petrucci che Lorenzo e mette nel radar la sagoma di Marquez. A tratti il rivale si avvicina, ma qualche piega sapiente e alcuni colpi di gas dello spagnolo fanno la differenza, consentendogli di allungare con decisione. Successo perentorio di Marc, ma la Yamaha non ha sfigurato. Al di là del secondo posto di Rossi, davvero eccelso e al suo miglior risultato stagionale, c’è anche il terzo posto dell’enigmatico Vinales. Lo spagnolo affonda nelle prime fasi per poi trovare un ritmo da primato da metà gara in poi.
Dietro spazio alle Ducati
Alle spalle di Vinales un quartetto assortito di Ducati. Quaeto Petrucci (Pramac), tonico e volitivo, ma calato nel finale. Quinto un eccellente Bautista con la Desmosedici del team Nieto. Sesto un Lorenzo che dopo un grande avvio si è sgonfiato forse in modo direttamente proporzionale al cedimento delle sue mescole. Settimo invece un Dovizioso non particolarmente pimpante.
La gara: emozioni in crescendo
Al via Lorenzo scatta davanti a Petrucci, Marquez e Rossi. Dietro, invece, una carambola mette fuori gioco Miller, Iannone, Rins e Pol Espargaro. Il maiorchino detta l’andatura, con Marquez in agguato, Rossi che al sesto giro passa Petrucci per il terzo posto e Vinales che viene risucchiato nelle retrovie. Crutchlow si sdraia (curva 12), Marc inizia a incalzare il suo futuro compagno di squadra, al decimo giro va al comando e allunga. Dietro Rossi e Lorenzo lottano con agonismo, con Vale che ha la meglio e prova a lanciare il guanto di sfida a Marc. Respinto. Ultimi giri fatali a Lorenzo, che perde il podio e tante posizioni a vantaggio di Vinales, Petrucci e Bautista, che chiudono nell’ordine. Nulla di nuovo dalla Sassonia: il motomondiale va in vacanza con un sovrano incontrastato e gli sfidanti che provano invano a intaccarne la superiorità.