ROMA – E’ il giorno del suo compleanno, ma Virginia Raggi, nonostante le 40 candeline da spegnere, alcune ore ha scelto di trascorrerle in un’aula del tribunale di Roma per il suo processo per il caso Marra.
L’accusa relativa alla nomina di Marra
La sindaca è accusata di falso in relazione alla nomina di Renato Marra a capo dell’area Turismo. In udienza è stata interrogata Mara Rosa Turchi. La funzionaria, vice-responsabile dell’Anticorruzione del Comune, rispondendo alle domande del pm e degli avvocati, ha ripercorso le tappe della nomina incriminata. La teste ha sostenuto di aver fatto da “tramite tra il Campidoglio e l’Anac”. E inviò una sua relazione all’autorità presieduta da Raffaele Cantone proprio sul documento ratificato dalla Raggi.
“Una scelta corretta”
La Turchi ha garantito che Raffaele Marra non sarebbe intervenuto nella nomina del fratello Renato.
“Fu una decisione che la sindaca prese dopo essersi confrontata con gli assessori. La Raggi – ha dichiarato la funzionaria – fece una scelta formalmente corretta”.
I testi
Nella prossima udienza, calendarizzata per il prossimo 24 luglio, testimonieranno Adirano Meloni, ex assessore al Commercio e al Turismo di Roma, Leonardo Costanzo, capo staff della Raggi, e Antonio de Santis, responsabile del personale del Comune.