PARIGI (FRANCIA) (LaPresse/AFP) – Non si placano le polemiche in Francia dopo il caso di Alexandre Benalla. Il collaboratore di Emmanuel Macron è stato ripreso in un video, pubblicato da Le Monde, mentre picchiava un manifestante lo scorso Primo maggio. L’Eliseo ha provato ad arginare lo scandalo annunciando di aver avviato la procedura di licenziamento nei confronti del funzionario della sicurezza.
I procuratori di Parigi hanno fermato Benalla per interrogarlo dopo che è stata aperta un’indagine sul caso
Nelle immagini diffuse dal quotidiano francese si vede il funzionario con un casco della polizia in testa colpire violentemente un giovane a terra. Benalla – che non è mai stato un poliziotto – è stato anche ripreso mentre lotta con una giovane donna durante i tafferugli in una piazza vicino a Rue Mouffetard. Per questo il 26enne deve rispondere delle accuse di violenza e usurpazione delle funzioni pubbliche. Una fonte vicina all’inchiesta ha rivelato che tre poliziotti, tra cui due alti funzionari, sono stati sospesi con l’accusa di aver fornito il filmato a Benalla. Il capo del gabinetto di Macron, Patrick Strzoda, è stato interrogato dagli investigatori.
Il ministro degli Interni francese Gérard Collomb sarà ascoltato martedì in Senato sul caso. Collomb ha già confermato che Benalla non aveva “nessun diritto di intervenire”. L’opposizione accusa il governo di avere provato a insabbiare il caso. Pochi giorni dopo l’incidente, infatti, Benalla era stato sospeso senza retribuzione per due settimane e trasferito a un ruolo amministrativo, rimosso dal compito di organizzare la sicurezza dei viaggi di Macron. L’accaduto però non è mai stato segnalato ai pubblici ministeri, e questo anche se la legge francese obbliga i funzionari pubblici che hanno notizia di un crimine ad allertare le autorità.