di Alessandro Banfo
ROMA (AWE/LaPresse) – Occorre un nuovo piano – valutando anche aggregazioni – e vertici rinnovati entro il 30 settembre. Per Carige, in subbuglio dopo le dimissioni del presidente Giuseppe Tesauro e di Vittorio Malacalza dal cda, arriva anche la bacchettata della Banca centrale Europa. BCE che ricorda come “nell’attuale contesto una leadership forte è particolarmente importante”. Ciò, “per superare le divergenze esistenti e far sì che il consiglio di amministrazione si allinei alle decisioni strategiche necessarie”.
Ma attenzione: Francoforte in una lettera indica a Carige “di non approvare il piano di conservazione del capitale presentato dalla banca il 22 giugno”
Nessuna delle misure di riduzione del rischi “è stata eseguita entro la tempistica iniziale. E il Piano di conservazione del capitale aggiornato ne ha rinviato la prevista esecuzione di un trimestre”. Qui la replica è puntuale, perché la stessa banca “pur riservandosi di effettuare ulteriori approfondimenti e valutazioni in sede di risposta a BCE, precisa di avere, nel corso dei primi sei mesi del 2018, dato inizio al percorso volto”. Come? Con l’emissione di strumenti di capitale di classe 2 (bond subordinato) e dall’altro, alla cessione di asset non strategici quali la partecipazione in Banca d’Italia e quella in Autofiori. Ma per la Bce bisogna agire in fretta: “Al più tardi entro il 30 novembre 2018”, serve “un piano approvato dal consiglio di amministrazione per ripristinare e assicurare in modo sostenibile l’osservanza dei requisiti patrimoniali al più tardi entro il 31 dicembre 2018”.
Per quanto riguarda la nomina del nuovo presidente del consiglio di amministrazione Carige rassicura. La convocazione di una Assemblea sarà all’ordine del giorno del prossimo consiglio di amministrazione in calendario per il giorno 3 Agosto. Nell’istituto ligure si sono dimessi anche i consiglieri Stefano Lunardi e Francesca Balzani.
