Barcellona (Spagna), 30 lug. (LaPresse/AFP) – Si estende in Spagna la protesta dei taxi contro i veicoli con conducente (Vtc) come Uber e Cabify. Dopo Barcellona e Madrid, uno sciopero dei tassisti si è tenuto oggi anche in altre regioni della Spagna. Mentre una riunione di settore con il governo si è conclusa senza accordo. I tassisti minacciano di bloccare porti, aeroporti e anche la frontiera con la Francia. Ciò se le loro rivendicazioni non verranno soddisfatte. Le nuove città interessate sono Valencia sulla costa est, Saragozza e Bilbao nel nord, Siviglia nel sud e la Costa del Sol, in solidarietà con i tassisti di Barcellona che sono in sciopero da giovedì.
l’iniziativa
I taxi di Madrid si erano uniti allo sciopero da sabato, e oggi hanno provocato un maxi ingorgo. Perciò il settore chiede di limitare le licenze accordate ai Vtc a una ogni 30 licenze di taxi, come prevede un regolamento municipale di Barcellona che è stato sospeso dalla giustizia a seguito di un ricorso del governo spagnolo. Proprio da Barcellona è partita l’iniziativa che da li a poco si è estesa in tutta la Spagna.