Milano (LaPresse) – Truffa, millantato credito e sostituzione di persona. Per questo, sono finiti nei guai un quarantenne, la moglie e un amico della coppia, tutti di Piossasco, comune del torinese, denunciati dalla guardia di finanza. L’uomo, di professione autotrasportatore, ha fatto credere ad un imprenditore di La Loggia di essere un appartenente alle fiamme gialle. Garantendogli, in caso di necessità, informazioni o addirittura un aiuto nell’eventualità di un controllo. L’imprenditore è stato intimorito dalle velate ritorsioni da parte del falso finanziere. Così ha continuato ad elargire favori. Non solo personali ma anche patrimoniali, a tutti i soggetti coinvolti nella truffa.
I finanzieri hanno denunciato i tre per truffa, millantato credito e sostituzione di persona. Sequestrato anche il materiale utilizzato per convincere l’imprenditore. Un paio di manette ed una placca simile a quella utilizzata dalle fiamme gialle.
A giugno un tentativo di truffa è avvenuto a Roma
I carabinieri della Compagnia Aeroporti di Roma, coadiuvati dai carabinieri della Compagnia di Colleferro e di concerto con la procura della Repubblica di Velletri, hanno sottoposto a fermo di indiziato di delitto un 33enne del posto, per i reati di estorsione e sequestro di persona.
L’uomo era già noto alle cronache per le numerose truffe messe a segno qualche tempo fa ai danni di strutture alberghiere della riviera romagnola. Alla fine dello scorso maggio, fingendosi il rappresentante di una multinazionale operante nel settore del trasporto pubblico, ha tentato di raggirare un tassista romano offrendogli la nomina di direttore commerciale della società. Per ottenere il prestigioso e ben remunerato incarico, il tassista avrebbe dovuto però sborsare la somma di 2000 euro per l’apertura di una partita iva internazionale, ovviamente in contanti.