CROTONE – Camici bianchi aggrediti. E’ l’ennesimo caso ai danni degli operatori della sanità. Questa volta l’episodio si è verificato in Calabria, all’ospedale San Giovanni di Dio di Crotone. L’aggressione “a carico degli operatori sanitari, medici e non, si è verificata ieri nella Uoc di Anestesia e Rianimazione dell’ospedale”. A sferrare calci e pugni sono stati i familiari di un giovane paziente. Uno degli operatori è stato vittima di un tentativo di strangolamento con il filo del citofono.
L’ordine dei Medici: episodio grave ed ingiustificabile
A segnalare la vicenda è l’ordine dei medici chirurghi ed odontoiatri della Provincia di Crotone. “Seppur consapevoli del particolare stato d’animo e del dolore che investono i famigliari nel momento della decesso di un congiunto – ha spiegato il gruppo – il gesto è grave ed ingiustificabile”.
“E’ l’ennesimo episodio di violenza nei confronti di chi si è adoperato al massimo per prestare la migliore assistenza al giovane paziente che versava in particolari e già comunicate condizioni di acclarata criticità”, ha scritto Enrico Ciliberto, presidente dell’Ordine di Crotone. “Va contestualizzato nell’ampio fenomeno di aggressioni nel settore sanitario che in Italia, ad oggi, conta circa 3mila episodi all’anno (casi denunciati) – ha aggiunto il medico. – Sono episodi contro i quali è necessario che le forze politiche e sociali si facciano direttamente carico del problema”. Occorre difendere i medici, ha concluso Ciliberto, “e tutti gli operatori sanitari, impegnati al servizio della collettività per la tutela della salute dei cittadini”.
Medico e due infermieri feriti con spillatrice e tastiera del computer
A scatenare la violenza sarebbe stata la notizia del decesso del giovane paziente, giunto all’ospedale di Crotone già in condizioni molto gravi. I parenti del ragazzo morto, stando a quanto emerso dalle indagini, hanno sfogato la loro rabbia su un medico e due infermieri della Rianimazione.
Il dottore sarebbe stato colpito prima alla testa con una spillatrice e la testiera del pc, e poi preso a calci. Uno degli infermieri invece è stato percosso più volte alle braccia e l’altro quasi soffocato con il filo del citofono. Nella violenza i familiari avrebbero danneggiato varie attrezzature del reparto. E le grida sarebbero continuate fino all’arrivo della polizia.