La figlia è malata, i genitori la ‘trasferiscono’ in un’altra struttura. E’ scontro

Il personale medico aveva espresso parere contrario alla decisione dei coniugi

Ravenna

TORINO – Nessuna fuga, nessun rapimento. Solo il trasferimento immediato in una struttura considerata più adatta per la patologia della figlia. Eppure è giallo sulla storia di una coppia di coniugi che nella giornata di ieri ha voluto portar via la piccola di 10 anni dall’ospedale ‘Regina Margherita’ nonostante il parere contrario di medici e infermieri.

Una storia ‘particolare’

Lo hanno fatto in tempi rapidi, perché la figlia lì non avrebbe avuto alcun miglioramento. Lei che soffre di attacchi di panico e di disturbi alimentari e che da alcuni mesi sta lottando per uscire fuori da questa patologia. Una storia sulla quale ci sono però tanti punti interrogativi.

Il parere contrario dei medici e i sospetti su presunti maltrattamenti

Al punto che la procura ha aperto un fascicolo iscrivendo nel registro degli indagati i genitori della bimba. Per loro, infatti, l’accusa è di maltrattamenti. Ma il loro legale, l’avvocato Jolanda Noli, li definisce “genitori normali” nonostante una scelta che ha fatto e farà ancora discutere. La certezza è che la figlia risulta denutrita per l’alterazione delle abitudini alimentari, eppure quelle cure alle quali è stata sottoposta dallo scorso ottobre sembrano risultare vane. Ci vorrebbe tempo, ma i genitori non vogliono aspettare. La situazione inizia ad ingarbugliarsi, si parla addirittura di togliere la bimba ai genitori affidandola ad una comunità familiare. Perché il sospetto di maltrattamenti inizia a farsi largo in maniera sempre più netta.

Il personale medico del nosocomio torinese si dichiara contro il trasferimento ad altra struttura. Idem gli assistenti sociali che, tuttavia, non riescono a convincere i genitori della bontà della loro tesi. E allora ecco quella borsa per preparata in fretta e furia, la polizia che viene chiamata dal personale medico ma non riesce ad arrivare in tempo. E che comunque non avrebbe potuto far niente, perché, per il momento almeno, non si è palesato alcun reato. Solo la preoccupazione, tanta, per una bambina che rischia seriamente la vita.

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