Roma (LaPresse) – Un 29enne di origini nigeriane è morto a Bari dopo una rissa avvenuta nel Centro accoglienza richiedenti asilo (Cara). L’uomo è deceduto alle 22.30 un’ora dopo la prima segnalazione arrivata alla polizia del violento litigio con almeno un’altra persona. Il corpo, sul quale è stata disposta l’autopsia, non presenta ferite. La lite, secondo quanto si apprende, sarebbe avvenuta all’interno di un modulo della struttura nella quale la vittima era regolarmente ospitata come richiedente asilo. Le indagini sono coordinate dalla questura di Bari.
Ad inizio 2018 caso di femminicidio nel Cara di Catania
Il 2018 si apre con un nuovo caso di femminicidio. La polizia di Catania ha fermato ieri Bill Francis, 30 anni, cittadino del Mali, con l’accusa di omicidio volontario della moglie Miracle Francis, con le aggravanti di avere agito per motivi abbietti o futili e con crudeltà. Nella tarda serata dell’1 gennaio agenti della Squadra mobile di Catania e del commissariato di Caltagirone sono intervenuti al Cara di Mineo dove, all?interno di un alloggio al primo piano, è stato trovato riverso a terra in posizione supina il cadavere della donna, cittadina nigeriana, classe 1991, ospite del centro.
Accanto al suo corpo è stato trovato un coltello da cucina con una lama di 13 cm circa, che presentava tracce di sangue. Il medico legale intervenuto sul posto, a seguito di ispezione esterna, ha accertato che la vittima presentava una ferita da arma da taglio al collo, facendo emergere che l?omicida aveva colpito la donna procurandole una profonda ferita da punta che ne aveva causato la morte. Ultimati i rilievi della polizia scientifica, andati avanti tutta la notte, l?alloggio è stato posto sotto sequestro. Le indagini hanno consentito di acquisire indizi sulla responsabilità del marito che, andato a trovare la moglie e i figli minori, di 8 e 6 anni, al culmine di una lite avrebbe colpito la donna e poi sarebbe scappato.