WASHINGTON – Gli Usa dicono sì al Pibe de Oro. Diego Armando Maradona può perseguire una causa negli States contro la sua ex- moglie Claudia Villafane. L’accusa mossa da ‘la mano de Dios’ contro la sua ex è di appropriazione indebita. A stabilirlo è il tribunale d’appello a cui il campione del mondo di Messico ’86 si era rivolto dopo che inizialmente i magistrati avevano respinto la causa nei confronti di Villafane sostenendo che il caso apparteneva alla giustizia argentina. Superati gli ostacoli di giurisdizione, quindi, i due si rivedranno in un tribunale a stelle e strisce.
Maradona contro Claudia: ‘guerra’ per il patrimonio immobiliare
L’oggetto del contendere è il patrimonio immobiliare. Dopo il divorzio avvenuto 15 anni fa, nell’ormai lontano 2003, Maradona aveva affidato la gestione di tutto alla (ex) compagna di sempre Claudia. Anche per tutelare le due figlie Dalma e Gianina. Ma i dissapori e le polemiche, quando si parla di Dieguito, sono sempre dietro l’angolo. E così poco dopo, l’ex numero dieci di Napoli e Argentina ha denunciato più volte l’ex moglie per appropriazione indebita.
L’ex coppia si rivedrà in tribunale
Diego e Claudia sono stati insieme una vita. Fin da ragazzini e per tutta la carriera di Maradona e anche oltre. Hanno ufficializzato le nozze nel 1989, con un mega matrimonio passato alla ribalta della cronaca per sfarzo e numero di partecipanti. La causa, invece, risale al 2015, solo tre anni fa. Intentata a Miami in Florida per l’acquisto improprio, secondo El Pibe, di sei unità condominiali da parte di Claudia. Claudia che però ha negato e nega qualsiasi frode. Ne vedremo delle belle.
Una vita diversa sotto tutti i punti di vista
Ma i precedenti nella coppia, e nella vita di Maradona, sono tanti. Sia per beghe giudiziarie che per polemiche familiari. Claudia, tempo fa, denunciò Maradona a Buenos Aires per truffa. Le storie sulle scappatelle di Diego durante il rapporto con l’ex moglie si inseguono. Chi più ne ha, più ne metta.