Ma come mai il quotidiano la Repubblica è così “cauto” nel parlare della famiglia Benetton a proposito della tragedia di Genova? Se lo chiedono in molti, in queste ore, visto che il governo di Giuseppe Conte pare voler andare fino in fondo nell’individuazione delle responsabilità del disastro. Tanto che il ministro dei Trasporti Danilo Toninelli ha annunciato le procedure per la revoca delle concessioni ad Autostrade per l’Italia, controllata dai Benetton e una multa milionaria.
Il video di Mario Giordano per “La Verità”
Mario Giordano ha pubblicato un video per il quotidiano La Verità in cui lamenta la scomparsa del nome dei Benetton dalla rassegna stampa di Ferragosto, negli approfondimenti dei giornali sulla tragedia. Dagospia, invece, pubblica la email di un lettore che nota soprattutto l’atteggiamento “sospetto” del quotidiano della famiglia De Benedetti. Quattordici pagine sul cedimento del viadotto Morandi senza riferimenti alla nota famiglia veneta o alla società Atlantia.
Le lettere a Dagospia
“Caro Dago – si legge nella lettera – hai notato che “Repubblica” nell’edizione di oggi, 15 agosto, riesce nel miracolo di dedicare 14 pagine alla tragedia del ponte Morandi senza scrivere mai le parola “Benetton”, né la parola “Atlantia”? Un capolavoro da studiare nelle scuole di giornalismo”.
Un altro lettore evidenzia come anche la Rai è apparsa in alcuni casi un po’ “distratta”. “Nel servizio sul TG1 sera, in merito alla (non) manutenzione sulle nostre strade si è parlato tanto delle mancanze di Anas (con tanto di grafici). Praticamente nulla in merito alle gravi mancanze dei concessionari privati (in questo caso Benetton). Un caso?”.
Gli articoli di Repubblica su Genova
Saranno insinuazioni, intanto però il sito Internet di Repubblica ha pubblicato con un certo tempismo un bando di gara della Società Autostrade del 3 maggio 2018 (tre mesi prima del crollo) per “Interventi di retrofitting strutturale del viadotto Polcevera”, ovvero il ponte Morandi. In un altro articolo, poi, prospetta conseguenze apocalittiche per l’ipotesi di revoca delle concessioni per la manutenzione della rete autostradale.
Un titolo a caratteri cubitali minaccia: “Genova, per lo Stato penale miliardaria se revoca la concessione ad Autostrade”. Anche, se, per dire, dovesse essere dimostrata la “grave colpa” della società per la tragedia di Genova. L’incipit suona come quello della quinta di Beethoven: “Revocare la concessione ad Autostrade per l’Italia può costare molto caro al contribuente italiano. Miliardi, secondo le prime valutazioni”. Tanto che il sito www.silenziefalsità.it commenta: “Repubblica, l’avvocato difensore mediatico di Autostrade, cioè dei Benetton”.