MONACO DI BAVIERA (LaPresse/Afp) – L’attaccante del Bayern Monaco Robert Lewandowski si è lamentato della mancanza di supporto da parte del club nella scorsa stagione e ha ammesso di aver pensato all’addio. Tra aprile e maggio “quasi tutti mi hanno attaccato, non ho avuto alcun sostegno dal club e mi sono sentito abbandonato”, ha spiegato il giocatore in un’intervista a ‘Bild’.
Il fuoriclasse del Bayern ha sfiorato l’addio
“Non ho segnato gol in due o tre partite importanti e tutto d’un colpo è stato ‘fuoco a volontà su Lewandowski'”, ha proseguito il 30enne attaccante, capocannoniere della Bundesliga la scorsa stagione (29 gol in 30 partite).
“Nessuno dei dirigenti mi ha difeso. Vorrei avere una spiegazione, una conversazione aperta con loro”, ha aggiunto. “Ho avuto la sensazione che nessuno mi sostenesse”. Il suo agente Pini Zahavi era stato accusato di pubblicizzare il suo desiderio di cambiare aria.
Le ragioni di Lewandowski
“Era d’accordo con lui, in quel momento non mi sentivo più bene a Monaco”, ha sottolineato il nazionale polacco. In ogni caso Lewandowski sembra aver stabilito un rapporto proficuo con il suo nuovo allenatore Niko Kovac. E ha riacquistato il desiderio di vincere con i campioni della Germania.
“Abbiamo avuto ottime conversazioni”, ha detto. “D’altra parte ho notato che i tifosi erano con me, e ho concluso che mi vogliono ancora. Il mio cuore è di nuovo con il Bayern”. Ancora legato ai bavaresi per le prossime tre stagioni, l’attaccante ha chiarito di non “perdere tempo pensando di andare all’estero”.