Roma, 27 ago. (LaPresse) – “Secondo gli ultimi dati congiunturali pubblicati dall’OCSE, l’Italia è l’unico Paese membro del Gruppo dei Sette ad aver registrato un rallentamento dell’economia. La crescita del PIL italiano, infatti, è stata rivista al ribasso dal +0,3% al +0,2% nel secondo trimestre del 2018. Una crescita quasi nulla, rispetto alla revisione al rialzo del +0,5% al +1,0% registrata negli Stati Uniti, dal -0,2% al +0,5%. Ancora registrata in Giappone, dal +0,4% al +0,5% in Germania e dal +0,2% al +0,4% nel Regno Unito. Su un orizzonte annuale, il tasso di crescita del Pil reale italiano è aumentato soltanto del +1,1% nel secondo trimestre dell’anno, in diminuzione rispetto al +1,4% registrato nel trimestre precedente. Solo il Giappone ha fatto peggio, con un aumento del +1,0%”. Lo afferma, in una nota, Renato Brunetta, deputato di Forza Italia.
continua il deputato azzurro
“Il tasso di crescita del Pil non è il solo indicatore macroeconomico dove l’Italia rappresenta il fanalino di coda tra i paesi dell’Unione. Anche per quanto riguarda il tasso di disoccupazione, il nostro Paese è, infatti, tra i peggiori d’Europa, con un tasso pari al 10,9%, secondo solo a quello di Grecia (20,2%) e Spagna (15,2%) e decisamente superiore a quello della media dei paesi dell’Eurozona (8,3%). Questo peggioramento congiunturale inciderà molto negativamente sul quadro macroeconomico che il governo sta predisponendo per la prossima Nota di Aggiornamento al DEF e farà lievitare, di riflesso, i rapporti deficit/PIL e debito/PIL, portandoli, in assenza di una manovra finanziaria correttiva, al di sopra degli obiettivi concordati con la Commissione Europea, nel quadro del percorso di risanamento dei conti pubblici. Inoltre, le minori risorse disponibili dovute al peggioramento del quadro economico rendono del tutto impossibile per il governo Lega-Movimento Cinque Stelle finanziare le misure previste nel loro contratto di programma, quali il reddito di cittadinanza, la flat tax e la controriforma Fornero”.