Salvini e Orban respingono l’offensiva di Renzi e Macron

Botta e risposta tra i ‘buoni’ e i ‘cattivi’ della politica

ROMA – L’incontro di ieri a Milano tra il ministro dell’Interno Matteo Salvini e il primo ministro ungherese Viktor Orban ha riproposto la distinzione tra cattivi e buoni. I due fanno parte della prima categoria considerate le posizioni dure rispetto ai temi di accoglienza e immigrazione, mentre a volere indossare a tutti i costi la maglietta dei buoni ci sono l’ex premier Matteo Renzi e il presidente francese Emmanuel Macron.

Il cinguettio di Renzi

“Ieri Orban ha detto che la relazione con il nostro Governo era pessima – il tweet del dem – Su questo ha ragione. E io ne vado orgoglioso! Niente di personale, Viktor. Ma tu rappresenti l’opposto di ciò che per noi significa Europa. Tu tieniti Salvini e Di Maio, noi teniamo gli ideali di Ventotene”. In pratica un’Europa libera e unita, ma a quale costo? Non era lo stesso Renzi, in veste di segretario dem prima e di premier poi, a lamentarsi dell’Ue ‘madre matrigna’?

L’eco francese

L’incontro tra Salvini e Orban ha fatto rumore anche oltralpe tant’è che Macron ha voluto rispondere ai due leader che lo hanno descritto come sostenitore dell’immigrazione. “Non cederò niente ai nazionalisti e a coloro che difendono i discorsi di odio – il contrattacco del presidente – Se vogliono vedere in me il loro oppositore principale, hanno ragione. Se ritengono che la Francia sia il nemico del nazionalismo, della politica dell’odio, dell’Europa che deve pagare quello che ci piace e che non imporrebbe alcuna forma di responsabilità e solidarietà, allora hanno ragione, sono il loro oppositore principale”.

Fi si schiera con i ‘cattivi’

“I veri avversari di Macron sono i francesi delusi”. Così il senatore di Forza Italia Francesco Giro. “Macron dice di essere il maggior avversario di Salvini-Orban? Se fossi in lui mi preoccuperei dei suoi veri avversari: i francesi delusi che non lo voteranno più. Anche tutti quelli che in Italia volevano un partito alla Macron sono spariti”.

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