MILANO – La Borsa di Milano apre poco sotto la parità, ma dopo l’avvio stentato viaggia sopra con il Ftse Mib che guadagna lo 0,1% a 20.642 punti. A dare smalto al listino è il buon passo di Enel (+2,24%) premiata dagli analisti, ultimo in ordine di tempo il buy di Goldman.
Sale poi Tim (+1,66%) mentre si riaccende la tensione tra i soci di riferimento con Vivendi che attacca il fondo Elliott definendone fallimentare la gestione. Acquisti poi su Fineco (+0,92%) e Moncler (+0,89%). Ritracciano le banche che nelle ultime sedute hanno recuperato più di altri titoli con gli investitori rassicurati dai piani di spesa del governo. Apertura in netto rialzo per lo spread fra Btp e Bund tedesco. Il differenziale segna 269,7 punti contro i 254 della chiusura di ieri. Il rendimento del titolo decennale italiano torna sopra il 3% al 3,04%.
Euro
In avvio si mostra debole: la moneta unica europea passa di mano a 1,1628 contro il dollaro ancora in lieve calo rispetto ai valori di ieri sera alla chiusura di Wall street (1,1631). Sullo yen l’euro passa di mano a 129,52.
Borse europee
Cominciano le contrattazioni alquanto caute in scia al calo delle Piazze asiatiche: piatta Londra (+0,01%) mentre Parigi segna un +0,2%. Sulla parità Francoforte (-0,01%). Bene anche Atlantia (+1,77%) con l’equal weight di Morgan Stanley che indica un prezzo obiettivo a 22 euro (attualmente 17 euro). Mentre Gilberto Benetton al Corsera dice che il disastro del ponte Morandi sarà un monito indelebile.
Borse asiatiche
La Borsa di Tokyo termina gli scambi col segno meno per la quinta seduta consecutiva, con gli investitori che guardano all’ultimo disastro naturale sull’arcipelago dopo il tifone, con il terremoto che ha scosso l’Hokkaido durante la notte. Il Nikkei cede lo 0,41% a quota 22.487,94, perdendo 92 punti. Sui mercati valutari lo yen torna ad essere considerato una valuta rifugio, apprezzandosi sul dollaro a un livello di 111,30.
Oro nero
Quotazioni del petrolio in lieve calo sul mercato after hour di New York con i contratti sul greggio Wti con scadenza ad ottobre che cedono 16 centesimi a 68,56 dollari al barile. In calo di 10 centesimi anche il Brent a 77,17 dollari.
Oro giallo
Quotazioni dell’oro in lieve calo sui mercati asiatici: il lingotto con consegna immediata cede lo 0,3% a 1.196 dollari l’oncia.