Sanaa (Yemen), 6 set. (LaPresse/AFP) – La delegazione del governo dello Yemen a Ginevra ha dato 24 ore di tempo ai ribelli houthi per presentarsi ai colloqui di pace nella città svizzera. Dopo le quali “se ne andrà”. Questo dopo che i ribelli hanno annunciato di non intendere presentarsi a meno che le loro condizioni siano rispettate. Dunque accusando le Nazioni unite di non mantenere le promesse. Hameed Assem, membro della delegazione ribelle che avrebbe dovuto arrivare oggi ai colloqui, ha dichiarato di essere “pronto” ad andare. Tuttavia che non l’avrebbe fatto perché l’Onu non avrebbe rispettato tre condizioni concordate. Tra esse, la garanzia ai delegati ai colloqui di poter tornare a Sanaa una volta conclusi i negoziati e il trasporto dei ribelli feriti in Oman per cure. I colloqui in programma a Ginevra saranno i primi incontri pubblici che coinvolgano governo e ribelli dal 2016. Cioè da quando 108 giorni di negoziati in Kuwait non raggiunsero un accordo sulla condivisione del potere.
dunque
Delegati del presidente Abd Rabbo Mansour Hadi sono arrivati ieri a Ginevra, mentre i ribelli restano a Sanaa. Ieri questi ultimi avevano dichiarato di non poter partire perché la coalizione a guida saudita, che controlla lo spazio aereo dello Yemen, non aveva dato il permesso di viaggiare all’aereo delle Nazioni unite. Le aspettative sui nuovi colloqui sono moderate, mentre nel conflitto esploso nel 2015 sono morte circa 10mila persone.
