In calo in Italia le sperimentazioni dei farmaci

Lo si evince dal rapporto dell'Agenzia Italiana del Farmaco con un -15% in un anno, mentre crescono quelle per le malattie rare

ROMA – Meno 15 per cento. E’ il dato che attesta la diminuzione nel nostro Paese delle sperimentazione dei farmaci in un anno e di circa il 40% in 10 anni avviate in Italia. Nel 2017 sono state 564, mentre erano 660 nel 2016 e ben 880 nel 2008.

Il Rapporto

E’ quanto emerge dal 17esimo Rapporto Nazionale sulla Sperimentazione Clinica dei medicinali pubblicato dall’Agenzia Italiana del Farmaco (Aifa), da cui però emerge che nel 2017 nonostante il calo; la percentuale delle sperimentazioni condotte in Italia rispetto al resto d’Europa resta stabile e pari a circa il 18% rispetto al 20% dell’anno precedente.
Nel rapporto, infine, sono presentati i dati relativi alle domande di partecipazione al Bando Aifa per la Ricerca Indipendente, che nel 2017 hanno visto un forte aumento. Sono state 428 rispetto alle 343 del 2016.

Le cause del decremento

La diminuzione, chiariscono gli esperti “potrebbe essere dovuta in parte a una contrazione delle sperimentazioni globali o europee”, che in alcuni casi sono multicentriche e includono anche il nostro Paese. Inoltre il dato potrebbe riflettere “l’uso sempre più diffuso di trial ‘complessi’, che racchiudono in una singola application due o anche più trial, che in passato sarebbero stati presentati come individuali”.

Crescono la sperimentazione di farmaci per malattie rare e la no profit

Complessivamente, circa la metà delle sperimentazioni condotte in Italia riguarda farmaci contro il cancro. Ma a crescere sono soprattutto i trial per farmaci per la cura di malattie rare; che rappresentano un quarto del totale, il 25,5% (24,8% nel 2016). Anche le sperimentazioni no profit continuano ad aumentare in percentuale, arrivando nel 2017 a quota 26,4%.

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