ROMA – “Stop ai papà ridotti a padri-bancomat”. Vuole provarci il leghista Simone Pillon. L’iter del disegno di legge sulla riforma dell’affido condiviso ha preso il via questa mattina in commissione Giustizia del Senato.
Le novità
Il piano prevede l’introduzione della figura del ‘mediatore familiare’ e del doppio domicilio. Verrebbe cancellato, invece, l’assegno di mantenimento perché con la nuova norma i figli avrebbero due case e tempo equamente diviso tra mamma e papà, fatta eccezione per accordi presi tra i genitori. Se non dovesse essere raggiunta un’intesa allora a decidere sarà il giudice.
Addio all’assegno di mantenimento
Alla madre o al padre ‘collocatario’ dell’affido, stando al nuovo disegno di legge ideato da Pillon, non toccherà più l’assegno di mantenimento. I genitori dovranno farsi carico del sostentamento dividendosi in parti uguali le spese.
Lo scopo della riforma, ha spiegato il leghista, è garantire un rapporto equilibrato e continuativo con entrambe le figure genitoriali.
I firmatari
Il Ddl è stato firmato anche dai senatori Andrea Ostellari, Massimo Candura e Emanuele Pellegrini della Lega assieme ad Angela Anna Bruna Piarulli, Grazia D’Angelo, Elvira Lucia Evangelista, Mario Michele Giarrusso e Alessandra Riccardi del MoVimento 5 Stelle-