Milano, a Piazza Affari si gioca a ‘Borsopoly’ a 10 anni da crac Lehman

Il default di Lehman Brothers, il 15 settembre 2008, è il momento simbolico di avvio della crisi finanziaria globale che 10 anni fa ha sconvolto l’economia e la società e i cui effetti continuano ancora oggi.

Milano, 10 set. (AWE/LaPresse) – Il default di Lehman Brothers, il 15 settembre 2008, è il momento simbolico di avvio della crisi finanziaria globale che 10 anni fa ha sconvolto l’economia e la società e i cui effetti continuano ancora oggi. Per ricordarlo, dal 12 al 14 settembre il gruppo Banca Etica proporrà un’installazione in Piazza Affari, sede della Borsa di Milano. Intorno al dito medio di Cattelan apparirà un grande tabellone da gioco per ripercorrere questi dieci anni e invitare le persone a informarsi, ad agire e a conoscere la crescita positiva della finanza etica. L’appuntamento per l’inaugurazione di Borsopoly è per mercoledì 12 settembre alle 12.30. Si continua a giocare anche giovedì 13 e venerdì 14 dalle 10.30 alle 19.30 sempre in Piazza Affari. Il gioco sarà scaricabile anche in formato digitale dal sito www.bancaetica.it e sarà accompagnato da una serie di approfondimenti curati da Valori.it

spiega il presidente, Ugo Biggeri 

“Tra gli obiettivi di Banca Etica c’è l’educazione critica alla finanza. Il gioco è un mezzo efficace per affrontare argomenti che a prima vista sembrano complessi. Da prima della crisi Banca Etica chiede nuove regole su derivati, paradisi fiscali e tobin tax: purtroppo anche dopo la tempesta perfetta queste regole ancora non sono state varate. In questi anni abbiamo intensificato la collaborazione con le reti della società civile europea che chiedono più coraggio e iniziativa politica in risposta alla crisi. Insieme a quelle reti oggi rilanciamo la campagna Change Finance che conta azioni e iniziative in tutta Europa. Questo in occasione dei dieci anni dal fallimento della Lehman Brothers. Se c’è un segnale di speranza rispetto a dieci anni fa  è proprio nella crescita del movimento di chi vuole una finanza che sia al servizio dell’economia e delle persone, e non viceversa”.

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