CARACAS – Il clima è teso e la situazione potrebbe richiederlo: il segretario generale dell’Organizzazione degli stati americani, Luis Almagro, apre all’intervento militare in Venezuela.
“Non dobbiamo scartare nessuna opzione – ha chiarito il politico degli Usa – perché senza dubbio quello che sta commettendo questo regime in termini di crimini di lesa umanità, di violazione dei diritti umani e di sofferenza della gente con l’esodo indotto che sta promuovendo, fa sì che le iniziative diplomatiche siano prioritarie. Ma non dobbiamo escludere nessuna azione”.
“Rovesciare” il presidente Nicolás Maduro con aerei, truppe e carri armati non è un’operazione impensabile.
Per gli Usa il Governo Maduro è ‘ingerente’
Frasi dure di Almagro. Il presidente dell’Osa le ha riferite durante la sua visita alla città di Cúcuta. Qui attraversano la frontiera la maggioranza dei venezuelani che cercano rifugio in Colombia, Ecuador, Perù, Cile e Argentina.
“Di fronte alla sofferenza della gente – ha argomentato – di fronte all’esodo della popolazione che il governo venezuelano ha provocato, le azioni diplomatiche devono prima essere portate avanti, ma non dobbiamo escludere nessun’altra azione”.
Poi Almagro ha accusato il leader del Venezuela di ingerenza. Ha parlato di violazione dei diritti umani e crimini contro l’umanità commessi dal governo venezuelano contro il suo popolo
La replica di Maduro: dall’America solo interferenze
Da parte sua, il presidente venezuelano Maduro accusa l’Osa di ‘interferenze’. “Ma il tentativo di sostenere questa bugia – ha replicato Almagro – è sicuramente un atto immorale”. Intanto, la Colombia starebbe pensando di chiamare in causa le Nazioni Unite per l’invio di un incaricato speciale che possa coordinare le azioni da seguire.