Moavero: “Riportata in Italia giovane trattenuta contro la sua volontà in Pakistan” e Grimoldi: “Mia segnalazione”

La soddisfazione di Paolo Grimoldi che rivendica la paternità della segnalazione

in foto Enzo Moavero Milanesi

Milano (LaPresse) – Il Ministro degli Affari esteri Enzo Moavero Milanesi, conferma “con grande soddisfazione” che Menoona Safdar, la giovane trattenuta contro la propria volontà in Pakistan dalla sua famiglia, si è appena imbarcata su un volo diretto in Italia. “Il positivo esito ha posto fine a una grave violazione dei diritti fondamentali della giovane donna. E’ stato reso possibile a seguito del personale interessamento del ministro. Grazie all’efficace azione della nostra ambasciata a Islamabad in stretto raccordo con la Farnesina”, si legge in una nota del ministero.

La soddisfazione di Paolo Grimoldi che rivendica la paternità della segnalazione

“Sono lieto di sapere che la giovane Menoona Safdar, la ragazza residente in provincia di Monza e trattenuta in Pakistan dal 2017 contro la sua volontà, sia un volo che la sta riportando in Italia. Voglio ringraziare il Ministero degli Esteri, e il ministro Moavero, per essere tempestivamente intervenuti su un caso che ho sollevato io personalmente due giorni fa. Su segnalazione della giornalista monzese Valentina Riganò che con una sua indagine giornalistica ha fatto emergere la vicenda.

Ringrazio il sottosegretario agli Esteri, Guglielmo Picchi, con cui ieri mi ero confrontato a riguardo, per essersi attivato immediatamente. Questa vicenda finisce bene, ma non dimentichiamoci che Menoona per oltre un anno è rimasta ostaggio in Pakistan della propria famiglia che l’ha privata del passaporto e le ha impedito di fare ritorno in Italia per imporle un matrimonio combinato.

Una vicenda che ancora una volta conferma che un certo Islam oltranzista non è integrabile con il nostro modo di vivere”. Lo dichiara Paolo Grimoldi, deputato della Lega, vice presidente della Commissione Esteri della Camera e segretario della Lega Lombarda.

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