REGGIO CALABRIA – Quattordici depuratori di acque reflue comunali sequestrati. Nell’inchiesta che ha coinvolto 53 indagati c’è anche Giuseppe Falcomatà, sindaco di Reggio Calabria. Il capoluogo reggino, Bagnara Calabra, Scilla, Motta San Giovanni, Villa San Giovanni, Cardeto e Marina di San Lorenzo sono i comuni interessati dall’operazione ‘Mala depurazione’.
Dall’omissione di atti d’ufficio allo smaltimento illecito
A coordinare l’inchiesta, realizzata dalla Capitaneria di porto, sono stati il procuratore Giovanni Bombardieri, l’aggiunto Gerardo Dominijanni e il pm Ange, omissioni d’atti d’ufficio, disastro ambientale, getto pericoloso di cose, attività di gestione non autorizzata di rifiuti con smaltimento illecito degli stessi.
Coinvolti politici e tecnici
L’operazione ha tirato in ballo anche Demetrio Arena, ex primo cittadino del capoluogo reggino, alcuni dirigenti comunali e i funzionari della società che hanno gestito i depuratori
L’indagine avrebbe fatto emergere, oltre al malfunzionamento dei depuratori, anche la presenza di by-pass non autorizzati che consentivano di scaricare a mare liquami senza essere ‘trattati’.
Politici e dirigenti, secondo la Procura, non avrebbe provveduto a controllare i macchinari.