Roma – “Il centrodestra è vincente in Italia. L’incontro di oggi è molto positivo: si è sancito che andremo assieme alle prossime amministrative“. Questa la dichiarazione della leader di Fratelli d’Italia Giorgia Meloni, nell’intervista di Gerardo Greco nella seconda puntata di ‘W l’Italia – Oggi e domani’, l’approfondimento di Retequattro in onda questa sera in prima serata.
Proprio riguardo l’incontro tenutosi oggi, Giorgia Meloni afferma: “Non ci vedevamo da qualche mese, dalle trattative per la formazione del governo che come ricorderà furono molto lunghe e furono anche oggetto di diversi di questi incontri. Poi con la formazione del governo i rapporti -soprattutto tra Salvini e Berlusconi – si sono molto raffreddati“.
Su un suo possibile ruolo di mediatrice tra Salvini e Berlusconi, confessa: “Guardi diciamo che con il mio carattere, il ruolo del mediatore non è che si attagli proprio perfettamente, però si“.
La Lega non è passata dall’altra parte
Sul rapporto tra Lega e Cinquestelle la leader FdI sostiene: “Il dubbio che il rapporto tra Lega e Cinquestelle fosse qualcosa di più c’era, invece Salvini ha chiarito che Lega bene o male è ancorata al centrodestra. Si stanno rendendo conto che è difficile trovare sintesi con una forza diversa sul piano delle idee: i 5 Stelle sono strutturalmente di sinistra“.
“Se potessi applicare alle proposte il copyright sarei ricca”
Sempre a proposito del Movimento 5 Stelle, afferma: “Non sono gelosa delle mie proposte: mi è capitato di vedere mie battaglie prese da altri, penso ai 5 Stelle. Se quelle proposte diventano proposte di tutti, diventano fatti, io sono felice.
“Piccola grande vittoria che stiamo portando a casa”
Abbiamo presentato in questa legislatura una proposta per rendere obbligatori nelle auto i dispositivi che ti impediscono di dimenticare un bambino in auto. È passata all’unanimità alla Camera, adesso sta passando -spero all’unanimità – al Senato, e magari diranno ‘lo ha fatto Toninelli, lo ha fatto il governo attuale’, l’ho scritta io. “Ma a me non interessa“.
“Io non voglio vedere un altro bambino di un anno e mezzo che muore di asfissia. Se salvo la vita anche a un solo bambino vale tutti i 25 anni di politica che ho fatto“.