WASHINGTON – Il muro anti-migranti voluto da Donald Trump al confine tra Stati Uniti e Messico inizia a prendere forma. I lavori della “barriera fisica ininterrotta e non oltrepassabile” voluta dalla Casa Bianca sono cominciati.
Stati Uniti, un muro contro l’immigrazione non autorizzata
Uno dei capisaldi della campagna elettorale del presidente Trump prende vita. Dopo innumerevoli polemiche, il Congresso ha approvato lo stanziamento di 1,6 miliardi di dollari dei 25 miliardi che Trump chiedeva per la costruzione del muro. Non sarà il Messico a pagare la spesa della costruzione, richiesta avanzata dal tycoon e motivo di ulteriori tensioni tra i due Stati.
Il presidente del Messico: “Non andrò contro Trump”
Per sei dei 3.200 chilometri di frontiera, la nuova sezione sostituirà la recinzione esistente tra la località di El Paso, in Texas, e quella di Ciudad Juarez, in Messico. Non batte ciglio il presidente messicano Andres Manuel Lopez Obrador, che ha dichiarato che non andrà contro le intenzioni di Trump sul tema dell’immigrazione. “Non lotteremo con il governo americano, non lotteremo con il presidente Donald Trump“, ha infatti dichiarato Lopez Obrador. Il leader lascia però trasparire le sue perplessità in merito. “Il problema migratorio non si risolve costruendo muri o usando la forza, ma è un lavoro diplomatico fatto di rispetto“, ha aggiunto il presidente del Messico.
Green Card agli immigrati
Il New York Times annuncia che negli Stati Uniti ci sarà a breve una stretta sul rilascio delle nuove green card, destinate agli immigrati che usufruiscono legalmente di determinati benefici pubblici. Si tratta di servizi che riguardano l’assistenza alimentare o i buoni per l’alloggio. La questione potrebbe riguardare milioni di persone che vivono nella miseria, e che dovranno così scegliere tra gli aiuti per il cibo e la casa e l’ottenimento della green card.