FROSINONE – Tre studenti universitari sono stati fermati per gravi reati di sfondo razziale commessi contro i profughi. Secondo la procura di Frosinone, i tre residenti a Ceprano avrebbero aggredito senza motivo immigrati in diverse regioni italiane. Si tratterebbe di insospettabili studenti universitari che di notte si dedicavano a spietati raid razzisti.
I tre sono stati denunciati per raid in tutta Italia
Questo il sospetto degli investigatori della Digos e della Squadra Mobile di Frosinone. Gli agenti hanno fermato e denunciato i tre. Secondo quanto emerso dalle indagini, avrebbero aggredito, minacciato e lanciato oggetti contro le strutture che accolgono stranieri. In otto mesi di indagini la polizia ha accertato almeno sette episodi di aggressione a sfondo razziale.
Ieri sono state effettuate perquisizioni nelle loro abitazioni. In due negano tutti i reati contestati. I capi di imputazione a loro carico sono però pesanti. Propaganda e istigazione a delinquere per motivi di discriminazione razziale, etnica e religiosa, minacce, stalking, lesioni personali, danneggiamento.
Nelle loro case ritrovati opuscoli, armi, proiettili, spranghe e bastoni
Nelle case sono stati ritrovati opuscoli del ‘Blocco studentesco’, bastoni, mazze da baseball, sfollagente, coltelli e materiale propagandistico sulla superiorità razziale.
Oltre ai telefoni cellulari ed ai computer, sono stati sequestrati anche proiettili e armi regolarmente denunciate. L’utilizzo di bombe carta in alcuni episodi ha indotto la polizia ha cercare anche materiale esplodente, ma senza alcun esito.
In un caso i profughi sono stati aggrediti con mazze da baseball
Gli episodi più gravi loro contestati sono avvenuti a Ceprano e Roccasecca. Qui ignari profughi di ritorno nella struttura che li ospita, sono stati aggrediti con mazze da baseball e lancio di pietre.