MANCHESTER – E’ sempre più Manchester dis-United. Dopo il pareggio interno a ‘occhiali’ con il Valencia in Champions League, la bufera su José Mourinho si è fatta intensa: sia le leggende dei Red Devils che la stampa inglese chiedono la testa dell’allenatore portoghese. La bufera, però, viene anche dall’interno dello spogliatoio.
Mourinho: “Meglio non dire cosa penso della squadra”
Nel locker room dell’Old Trafford l’aria è pesante. Lo stesso José in conferenza stampa ha lanciato implicitamente un messaggio esplicito ai suoi: “Meglio non dire cosa penso della squadra”, ha detto al termine del match lo Special One ai microfoni. E la squadra ha risposto per le rime. Il laterale ecuadoriano Antonio Valencia si è lasciato scappare un double-tap ad una foto su Instagram in cui c’era scritto: “E’ ora che Mourinho vada via”. Poi però il calciatore si è scusato (“Ho messo mi piace senza leggere cosa ci fosse scritto. Quelli non sono i miei punti di vista e mi scuso per questo. Appoggio totalmente il mio allenatore e i miei compagni di squadra. Faremo di tutto per migliorare i risultati”) ma la sensazione è che l’epicentro dei guai sia proprio lo spogliatoio.
E l’ombra di Zidane si fa sempre più insistente
Intanto Zinedine Zidane pare avvicinarsi con insistenza alla panchina del Manchester United. In Inghilterra, il tecnico francese ritroverebbe il connazionale Paul Pogba, con cui proprio Mourinho è ai ferri corti. Pare infatti dopo dietro al ‘dribbling’ sulla mixed zone da parte del centrocampista (Pogba non ha parlato alle telecamere nel post partita), ci sia il diktat dell’allenatore lusitano.