Indonesia, strage infinita: sono 1.407 i morti accertati. E ora erutta un vulcano

Ad aggravare la situazione già critica l'eruzione del Soputan

PALU – La falce della morte continua a mietere vittime in Indonesia. Una strage orribile, un inferno la cui fine sembra ancora lontana. Secondo un portavoce dell’agenzia per i disastri, il bilancio dei morti si è aggravato ancora di più. Sono 1407 le vittime di questo sterminio che ha messo letteralmente in ginocchio l’isola indonesiana di Sulawesi. La furia della natura, però, sembra non essersi ancora esaurita.

Indonesia, dopo terremoto e tsunami, erutta anche il vulcano Soputan

La terra si sta accanendo contro Sulawesi. Come se per l’isola non fosse stato già abbastanza devastante il terremoto e lo tsunami che ne è seguito, stamattina è avvenuto un ulteriore quanto inevitabile fenomeno sismico. Il vulcano Soputan, posizionato nella provincia di Sulawesi del Nord, è infatti eruttato poche ore fa. Dinanzi all’altissima colonna di fumo e cenere che si è formata sul cratere del vulcano (ha raggiunto un’altezza di circa 6.000 metri), i residenti dell’isola sono rimasti increduli.
Le autorità locali hanno consigliato alla popolazione di evitare le aree vicine al vulcano, oltre ad allertare i controllori del traffico aereo dei rischi legati alle nubi di cenere.

Ieri nuova scossa a Sumba

L’Indonesia è senza dubbio interessata da un importante mutamento geologico, il che spiega le violente scosse che continuano a verificarsi sul suo territorio. Ieri infatti è avvenuto un nuovo sisma. Il terremoto ha raggiunto anche questa volta una magnitudo molto alta: 6,3 della scala Richter. E’ stato registrato sull’isola di Sumba, a nord di Sulawesi. Non si fermano intanto i soccorsi, nel tentativo di trovare qualcuno ancora vivo sotto le macerie. Le speranze però sono pari a zero: sono passati ormai cinque giorni dallo tsunami che ha travolto interi villaggi, e ora dopo ora i soccorritori collezionano solo amare scoperte. I cadaveri di 34 studenti di teologia sono stati trovati sotto le macerie di una chiesa distrutta dalla scossa di venerdì scorso.

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