Scuola, studenti a Di Maio: vogliamo atti concreti e non propaganda

"Il ministro Di Maio risponde ai 70mila studenti scesi in piazza oggi con un post su Facebook, ma non siamo per niente soddisfatti". Lo dichiara Giacomo Cossu, Coordinatore nazionale di Rete della Conoscenza.

Foto LaPresse - Vince Paolo Gerace
Milano, 12 ott. (LaPresse) – “Il ministro Di Maio risponde ai 70mila studenti scesi in piazza oggi con un post su Facebook, ma non siamo per niente soddisfatti”. Lo dichiara Giacomo Cossu, Coordinatore nazionale di Rete della Conoscenza. “Il Ministro dell’Istruzione Bussetti scappa dal confronto con gli studenti, mentre anche Di Maio non dà alcuna garanzia sull’aumento dei finanziamenti al diritto allo studio. Lanceremo occupazioni e autogestioni di scuole e università nelle prossime settimane, finché le nostre richieste non verranno accolte”. “La risposta di Di Maio sull’alternanza scuola lavoro é inaccettabile” – dichiara Giulia Biazzo, Coordinatrice nazionale di Unione degli Studenti – “I risparmi dovuti alla riduzione delle ore di alternanza devono essere destinati a potenziare la didattica, non a coprire la mancanza di finanziamenti adeguati per dare un giusto compenso ai docenti.

dunque

Il gioco delle tre carte non ci inganna, il Governo deve aumentare gli stanziamenti complessivi sull’istruzione e abolire la legge 107.” “La retorica della lotta al baronaggio non é credibile” – dichiara Alessio Bottalico, Coordinatore nazionale di Link – “Noi rivendichiamo maggiori fondi per le borse di studio, per l’estensione della no-tax area, per aumentare i posti alloggio per gli studenti fuori sede, un aumento consistente dell’FFO per abolire il numero chiuso e programmato garantendo una buona qualità della didattica. Dal 22 al 26 ottobre lanceremo una consultazione studentesca nazionale per mettere al centro i nostri bisogni, piuttosto che la propaganda di questo Governo”.

 

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