Milano, 11 mar. (AWE/LaPresse) – Chi puntava su un potenziamento del programma di acquisto titoli ‘pandemico’ della Bce ha vinto. Nel suo ultimo incontro di politica monetaria il consiglio direttivo dell’Eurotower ha confermato i tassi ma soprattutto deciso di aumentare la velocità degli acquisti nel prossimo trimestre. Un ritmo che, spiega Francoforte, sarà “significativamente più elevato rispetto ai primi mesi di quest’anno”.
Sulla velocità di crescita Francoforte non si sbottona. Di quanto saranno aumentati gli acquisti? Viene chiesto alla presidente Christine Lagarde in conferenza stampa. Lagarde non dà una risposta precisa, ricordando che la forza del Pepp sta proprio nella sua flessibilità. “Gli acquisti degli asset decisi con il piano Pepp – Qe pandemico – saranno incrementati nel trimestre senza avere come obiettivo una cifra precisa”, spiega la numero uno dell’Eurotower.
La mossa ‘dovish’, ovvero da colomba di Francoforte viene subito apprezzata dai mercati. La spinta di Lagarde è volta a mentenere le condizioni di finanziamento accomodanti, in un contesto in cui l’inflazione a medio termine rimane comunque estremamente contenuta, nonostante i picchi delle ultime settimane dovute alle speranze sui vaccini. “Le curve delle obbligazioni governative europee (EGB) si sono appiattite”, ha rilevato subito Annalisa Piazza, Fixed Income Research Analyst di Mfs IM. La Bce “resta la banca centrale maggiormente ‘colomba’ tra le economie sviluppate, come testimoniato dal contesto macroeconomico e dai rischi a breve termine”, prosegue.
La Bce interviene anche riguardo la recente scossa al rialzo dell’inflazione. Lagarde chiarisce: “E’ possibile che in quest’anno, soprattutto a fine 2021, l’inflazione raggiunga il 2%. Ma per alcuni fattori tecnici e temporanei”, ma “è importante vedere cosa succede dopo e cosa succede a medio termine, dove vediamo un’inflazione contenuta. E questo dipende dalla domanda, dalla debolezza dell’economia, dalla pressione salariale e dall’impatto dell’apprezzamenteo dell’euro”. Francoforte stima infatti un livello per l’eurozona pari a +1,5% nel 2021, a +1,2% nel 2022 e a +1,4% nel 2023.
Avanti con gli stimoli all’economia e accelerare sulla ratifica dei piani nazionali per il programma europeo Next Generation Eu sembra infine essere il leitmotiv più sentito da Francoforte. “Le condizioni economiche a livello globale sono attese in miglioramento nel corso del 2021. Tuttavia restano incertezze sull’outlook a medio termine legate in particolare alla dinamica della pandemia e alla velocità della campagna di vaccinazione”, ricorda Lagarde e poi aggiunge: “Il Consiglio direttivo della Bce riconosce il ruolo chiave del pacchetto di ripresa europeo Next Generation Eu e ribadisce l’importanza che diventi operativo senza ritardi” e “è necessario che gli Stati membri assicurino una rapida ratifica della decisione” all’interno di ogni Stato “per una ripresa più rapida e più forte”.