MILANO (LaPresse) – Torna il derby di Milano Un lettore dvd contro un gruppo elettrogeno. A voler essere immaginifici a tutti i costi, il derby di Milano degli allenatori evoca similitudini tecnologiche. Luciano Spalletti è un lettore di partite, scaltro, efficace, duttile. Rino Gattuso è un maniacale studioso delle partite, sempre pronto a guardare e riguardare filmati, abile a convincere i suoi giocatori che quella del gioco, dell’organizzazione e dei meccanismi sia la strada giusta.
Tutto pronto per il derby di Milano
Il derby di andata lo hanno atteso in maniera diversa i due tecnici stracittadini, visto che Rino Gattuso è in silenzio dal 7 ottobre, giorno di Milan-Chievo. Mentre Luciano Spalletti ha già rivelato al mondo che la sua Inter è pronta per la partitissima.
Il tecnico rossonero ha lasciato che fossero i suoi giocatori a parlare di lui. Lo ha fatto Alessio Romagnoli a Sky e Milan TV. “Abbiamo una fiducia assoluta in lui, il mister quando è arrivato ci ha trasmesso tanto, tutta la sua grinta, tutta la sua personalità. E poi è davvero una persona di cuore, è sempre stato dalla nostra parte. Quindi noi moriremmo per lui, tutta la squadra è convinta di questo”.
Due allenatori a confronto
Lo ha fatto Gonzalo Higuain, sempre ai canali satellitari: “Ha qualcosa di diverso, ti guarda in faccia e senti quanto ama il calcio. Lui sta provando a tirarmi fuori il meglio, e apprezzo molto chi fa così con me. La squadra sta dalla sua parte. È una persona molto intensa, che muore per suoi giocatori. Non crediate che gli allenatori siano tutti così, non ce ne sono molti”. E pensare che dopo Milan-Atalanta c’era chi raccontava in tv che Higuain non fosse contento degli schemi e delle richieste dell’allenatore.
Gattuso è maniacale anche nella scaramanzia, l’importante allora è che nessuno gli riveli un dato. Da quando allena il Milan, si sono giocati due derby. Gol subiti dal Milan? Zero. Sia nel derby di coppa Italia che nel ritorno di campionato, ai nerazzurri la Var ha annullato un gol, ma i risultati finali parlano chiaro. 1-0 Milan a dicembre 2017, 0-0 ad aprile 2018. Dati in controtendenza, rispetto ad una attualità che vede i rossoneri incassare sempre almeno un gol a partita.
L’aria che si respira in casa Inter
Il gol è un tema aperto in casa nerazzurra. La frase pre-derby a Sky di Mauro Icardi non è rivolta direttamente a Spalletti, ma c’è chi una allusione la coglie: “Sono in Italia da 7-8 anni e si dicono sempre le stesse cose. Ho sempre giocato così, l’Icardi che conoscete è questo. Cerco di migliorarmi ogni giorno e in ogni allenamento per il bene della squadra. Il mio contributo lo do con i gol”.
Icardi è lo stesso giocatore di cui un mese fa il suo allenatore parlava in questi termini: “Deve fare passi in avanti, sotto l’aspetto dell’essere legato al gioco di squadra. Penso che per fare una giocata da calciatore top bastano pochi secondi di grande talento, per essere un campione devi fare una partita di 95 minuti con una certa personalità e essere dentro il lavoro della squadra”.
Il lavoro dei due tecnici
Riflessioni a distanza, mentre quando inizierà il derby si sarà parlato per due intere settimane della sfida fra Icardi e Higuain. Lo sanno, sono stati nominati, sono stati convocati al proscenio di San Siro. Ma Spalletti e Gattuso lavorano sugli altri dieci ad Appiano Gentile e a Milanello, per mettere tutta la squadra in condizione di far fare più gol possibile ai due simboli del prossimo derby.
Spalletti è arrivato all’Inter dopo una prima parte di 2017 in cui i derby romani non gli avevano detto bene: qualificazione Lazio in coppa Italia contro la sua Roma e vittoria biancoceleste nel derby di ritorno in campionato. Rino Gattuso si appresta invece a giocare il suo primo derby da allenatore in casa dell’Inter, dopo aver affrontato due Milan-Inter in coppa Italia e campionato.
L’arrivo di Gattuso
Lo stesso Gattuso che, nel maggio del 2012, aveva deciso di interrompere la sua carriera di giocatore rossonero proprio nella settimana di vigilia di un Inter-Milan. Deluso per non aver giocato contro l’Atalanta il mercoledì, Gattuso tirò le somme e fu del tutto assente dal derby domenicale della penultima di campionato vinto 4-2 dai nerazzurri. Anche per questo oggi il tecnico rossonero vuole riprendere il nastro e riavvolgerlo per bene.
di Mauro Summa