Messico, tensione al confine: 4000 migranti in marcia verso gli Stati Uniti

Trump avverte: "Se non fermate l'ondata di migranti, invierò l'esercito e chiuderò il nostro confine meridionale"

AFP / Nicholas Kamm in foto il Presidente USA Donald Trump

CITTA’ DEL MESSICO – E’ carica di tensione l’atmosfera al confine tra Messico e Stati Uniti, dove nei prossimi giorni è previsto l’arrivo di migliaia di migranti.

Messico, la carovana dei 4000 migranti

Il flusso di persone da gestire al confine tra i due paesi è ingente. Sono infatti circa quattromila i migranti provenienti da Guatemala, Honduras ed El Salvador attesi al confine con gli States. Arrivano dopo giorni di marcia. Quaranta chilometri al giorno, a piedi o con mezzi di fortuna. Destinazione Stati Uniti. Sono partiti venerdì scorso in 160, da una stazione degli autobus a San Pedro Sula, nel nord dell’Honduras. Strada facendo, però, la carovana ha raccolto sempre più proseliti, fino a raggiungere le cifre stimate. Tra di loro ci sono anche diversi neonati e bambini. Dormono in rifugi messi a disposizione da associazioni locali, mangiando quel che viene loro offerto da volontari lungo il cammino.

In queste ore i migranti raggiungeranno il confine con il Messico, dove ad attenderli ci saranno centinaia di agenti. La polizia messicana non avrà compiti di “repressione” ma, come precisato dal capo della polizia, Manelich Castilla, solo di “contenimento” del grande flusso di persone.

Trump minaccia di chiudere il confine con gli Usa

Il presidente americano Donald Trump col passare delle ore appare sempre più terrorizzato all’idea che un così gran numero di persone abbia intenzione di entrare negli Stati Uniti. Nella notte il tycoon ha minacciato di schierare l’esercito a protezione della frontiera americana. “Chiedo nei termini più forti al Messico di fermare l’ondata di migranti. E se non ne sarà capace invierò l’esercito degli Stati Uniti e chiuderò il nostro confine meridionale“, ha infatti twittato Trump. L’inquilino della Casa Bianca è deciso a frenare quello che ha definito un “assalto “assalto al Paese da Guatemala, Honduras e El Salvador, i cui leader stanno facendo poco per fermare questo grande flusso di persone, compresi molti criminali, che vogliono entrare negli Usa attraverso il confine col Messico“.

Oggi il segretario di Stato Mike Pompeo è a Città del Messico dove incontrerà il presidente eletto Andrés Manuel López Obrador e il futuro ministro degli Esteri del suo governo, Marcelo Ebrard.

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