Juventus, Agnelli si difende: “Report? Bisogna tener conto di fatti e sentenze”

Agnelli contro le accuse del club associato a bagarinaggio

Foto Vincenzo Livieri - LaPresse

Torino (LaPresse) – “Il responsabile alla sicurezza Alessandro D’Angelo non ha fatto inserire striscioni canaglia, come li definisco io, sulla tragedia di Superga nel derby del 2013. Lo prova la sentenza della Corte d’appello federale. I responsabili sono stati individuati e consegnati alla giustizia anche grazie agli strumenti messi a disposizione dalla Juventus”. Lo ha detto il presidente della Juventus, Andrea Agnelli, parlando all’assemblea degli azionisti a proposito dell’inchiesta condotta da Report. “Ogni altra affermazione è falsa e infondata. Chi si espone in tal senso dovrebbe tener conto dei fatti, delle prove e delle sentenze”, ha aggiunto.

Agnelli contro le accuse del club associato a bagarinaggio
“La Juventus rispetta oggi alla lettera la procedura della vendita di biglietti e non può essere consentito che si insinui ancora il fatto che la nostra società sia associata al bagarinaggio”. Lo ha detto il presidente della Juventus Andrea Agnelli parlando all’assemblea degli azionisti a proposito dell’inchiesta condotta da Report. “Una trasmissione televisiva ha riportato l’attenzione su fatti acclarati in ogni sede riguardante il rapporto di questa società con il tifo organizzato – ha aggiunto – La Juventus è stata sanzionata dalla giustizia sportiva per due motivi, per aver venduto biglietti superiori al limite consentito rispetto alla legge Pisanu e per aver favorito l’ingresso di materiale non autorizzato”.

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