Ucciso e sotterrato a Oristano, carcere confermato per il sesto giovane

Il 19enne era stato già ammanettato per soppressione di cadavere, il giudice ha convalidato il fermo al termine dell'udienza

Nicola Caboni, l'arrestato

ORISTANO – Omicidio di Manuel Careddu, resta in carcere Nicola Caboni. Si tratta del sesto giovane finito in manette nell’ambito delle indagini sull’omicidio del 18enne ucciso e sotterrato in un terreno in provincia di Oristano. La gip del tribunale oristanese, Annie Cecile Pinello, ha sciolto ieri la riserva decidendo di convalidare il fermo del 19enne di Ghilarza con l’accusa di soppressione di cadavere. Confermata quindi la custodia cautelare nel carcere di Massama.

Tre ore davanti al giudice

L’altro ieri il giovane aveva parlato per tre ore davanti alla giudice e al pm Andrea Chelo, assistito dai suoi avvocati Irene Gana e Marcello Sequi. Nulla è trapelato sul contenuto delle sue dichiarazioni. E’ certo però che il giovane abbia cercato di chiarire la sua posizione rispetto a quella degli altri cinque indagati, tutti in carcere per aver avuto un ruolo attivo nel delitto. Caboni, invece, avrebbe supportato almeno uno dei ragazzi del ‘branco’ nello spostamento del corpo di Manuel. Avrebbe avuto un ruolo anche nella sua successiva sparizione, quando venne sotterrato in un terreno nelle campagne di Ghilarza.

La vittima scomparsa l’11 settembre

Careddu, di Macomer (Nuoro) era scomparso nel nulla lo scorso 11 settembre. Un mese più tardi il suo cadavere è stato trovato sotterrato sotto mezzo metro di terra in un campo: Manuel era stato ucciso brutalmente la sera stessa della scomparsa nei pressi del lago Omodeo. Le indagini sono arrivate a un punto di svolta quando un dialogo è stato captato con una microspia inserita per altre indagini sull’auto di un uomo.

Già presi tre 20enne e due minori

In manette sono già finiti tre 20enni, coinvolti anche due minorenni. Messi sotto torchio i cinque hanno confessato, con dettagli raccapriccianti. Le accuse sono gravissime: omicidio premeditato e occultamento di cadavere. Careddu fu ucciso dalla banda dei cinque giovanissimi per aver chiesto il pagamento di un debito di poche centinaia di euro per una fornitura di marijuana. Le intercettazioni della microspia avevano accertato la presenza di una sesta persona.

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