Milano – Passato e presente del Partito democratico si incrociano a Milano. Al tavolo del ‘Forum per l’Italia’ il segretario attuale Maurizio Martina traccerà un bilancio politico del suo breve mandato durante il discorso di chiusura: molto probabilmente sarà il suo ultimo atto ufficiale, visto che ha annunciato per i prossimi giorni le dimissioni in modo da consentire la convocazione del Congresso e delle primarie.
L’evento vedrà protagonista anche il fondatore del Pd, Walter Veltroni
L’obiettivo più o meno dichiarato di riscrivere una carta dei valori del partito, un documento programmatico che sia “condiviso da tutti i candidati al congresso” ripartendo da quel ‘Manifesto’ del Lingotto del 2007 che fu l’atto di nascita.
I più vicini a Martina assicurano che non abbia ancora sciolto la riserva sulla sua eventuale candidatura al congresso e che il discorso conclusivo previsto domenica sarà solo la sintesi del lavoro fatto da segretario pro tempore per provare a riunire tutti intorno alle ragioni ideali e programmatiche del partito.
Difficilmente, infatti, se davvero Martina dovesse scegliere per la candidatura alla segreteria, l’annuncio arriverà al Forum.
Il documento pubblicato insieme a Tommaso Nannicini (che sabato aprirà il Forum) lascia però intravedere quali potranno essere i punti di una sua ipotetica campagna per le primarie: emancipazione, cittadinanza, ecologia, Europa. Valori su cui il segretario spera gli altri candidati al congresso si trovino d’accordo, anche se poi ognuno li articolerà con un programma specifico.
Obiettivo principale della due giorni milanese, ritrovare l’identità
“La sinistra ha smarrito le sue parole”, ha scritto Martina esortando a dimenticare le timidezze e a tornare “idealisti senza illusioni”. Il rischio è infatti di lasciare il campo agli “illusionisti senza ideali che stanno sfasciando il Paese”.
A Milano ci sarà anche tanta ‘Europa’, e questo potrebbe segnare l’inizio della campagna per il rinnovo di Parlamento e Commissione Ue di maggio, vista la presenza dell’Alto commissario per gli Affari esteri Federica Mogherini e del vicepresidente della Commissione, Frans Timmermans, grande favorito alla successione di Jean-Claude Juncker.
Tutto questo è la strategia dei dirigenti, ma il forum milanese sarà anche un test per capire le sensazioni che si respirano alla base del partito. In un futuro che si prospetta comunque incerto.