La mamma di Fortuna indica la foto di ‘Titò’ su Cronache di Napoli: “La deve pagare”

Intervistata da Domenico Iannaccone per la trasmissione 'I Dieci Comandamenti' mandata in onda su Rai Tre ieri sera, la madre della bambina violentata e uccisa al Parco Verde di Caivano ha mostrato un articolo di Cronache: "In aula non manco mai. E' dura, ma devo ascoltare con le mie orecchie la sentenza di condanna"

Mimma Guardato e Domenico Iannaccone mentre consultano una copia di Cronache di Napoli durante il servizio sulla morte di Fortuna Loffredo

NAPOLIMimma Guardato, la madre di Fortuna Loffredo, ha mostrato un articolo di Cronache di Napoli durante l’intervista per ‘I Dieci Comandamenti’, trasmissione mandata in onda ieri sera su Rai Tre. La donna ha indicato più volte la foto di Raimondo Caputo, indagato per le violenze sulla figlia e per l’omicidio della bimba al Parco Verde di Caivano, per ribadire il suo sdegno: “E’ un mostro, la deve pagare”.

I bambini non si toccano

Incalzata dalle domande di Domenico Iannaccone, ospitato insieme alla troupe della Rai nell’abitazione di Mimma Guardato al Parco Verde di Caivano, la donna ha rivelato di voler andare via da quel luogo di dolore. “Ho altri due figli – ha detto Mimma Guardato – vorrei che si salvassero. Io non ho studiato. Ho interrotto alla seconda media. I miei figli invece devono andare sino in fondo, perché devono avere un futuro”. Mimma Guardato, poi, prendendo spunto dall’articolo di Cronache di Napoli, ha confermato di essere presente in aula a tutte le udienze del processo a carico di Raimondo Caputo. L’uomo è accusato di abusi sessuali e omicidio.

Lo strazio in tribunale

“Alle udienze non manco mai – ha dichiarato Mimma Guardato – fa male risentire la ricostruzione del dramma del 24 giugno 2014. Adesso Fortuna avrebbe 10 anni. Invece è morta. E’ stata violentata e gettata dal settimo piano. Devo ascoltare con le mie orecchie la sentenza di condanna per Raimondo Caputo. Solo allora avrò un po’ di pace”. Quella definitiva potrebbe arrivare lasciando il Parco Verde. “Sono nata e cresciuta qui – ha raccontato – ma nel Parco Verde non c’è futuro. Il mio figlio più grande sa che cosa è successo alla sorella. E’ terribile. Spero che abbia gli strumenti per diventare un ragazzo sano e andare via”.

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