VITTORIA – Facevano parte – per gli inquirenti – del nutrito gruppo che ha terrorizzato i commercianti (e non solo) di Vittoria, Comiso e dei territori limitrofi a inizio anno. Cinque persone sono state arrestate questa notte nell’ambito della stessa indagine che aveva portato già a 6 misure cautelari. Sembra così chiudersi il cerchio intorno alla banda della spaccata che tanti danni aveva fatto nella Sicilia sud-orientale.
Auto vecchie e robuste per sfondare le vetrine, la banda della spaccata e il terrore dei commercianti di Vittoria e dintorni
Secondo quanto appurato dagli investigatori, la banda era parecchio organizzata. Ognuno aveva un compito specifico, che andava dal perlustrazione della zona circostante all’obiettivo da colpire al furto delle auto da utilizzare. In proposito, le forze dell’ordine hanno accertato un modus operandi costante. Ovvero, quello di rubare auto vecchie, sicuramente più robuste rispetto a quelle moderne. I veicoli venivano quindi utilizzati come ‘ariete’, per spaccare le vetrine degli esercizi commerciali e poterne farvi razzia. Decine e decine i colpi messi a segno, “addirittura 8 in una sola notte”, hanno spiegato gli inquirenti. Quello più remunerativo in una gioielleria di Pozzallo, con un bottino di quasi 40mila euro. Ma non mancavano quelli di ‘Serie B’, come la rapina in un minimarket con un grosso coltello puntato alla gola del titolare per farsi consegnare ‘solo’ 100 euro.
Cinque arresti nella notte, gli investigatori chiudono (forse) il cerchio su 31 colpi messi a segno
Complessivamente, sono 31 gli episodi contestati alla banda della spaccata. I primi arresti scattarono già a pochi giorni dall’avvio delle indagini. Tra febbraio e aprile finirono in manette tre persone. Questa notte, la polizia ha chiuso il cerchio su disposizione della Procura di Ragusa con quelli che dovrebbero essere gli ultimi cinque arresti. Per quattro soggetti è scattata la custodia cautelare in carcere. Si tratta di Gabriele Mieli (20enne e già detenuto), Salvatore Bulbo (24enne), Paolo Scafidi (36enne, si trovava agli arresti domiciliari), tutti di Vittoria, e dell’egiziano Mahmoud Moussa (38enne). Ai domiciliari è invece finito Kevin Lo Monaco, non ancora 20enne, di Vittoria.