Tap, Bellanova: Di Maio al Copasir ammette strategicità, faccia tosta

"E così adesso Luigi Di Maio con tutta la faccia tosta di cui è capace ammette la strategicità, come apprendiamo dalla stampa a proposito della audizione al Copasir, del gasdotto Tap per la diversificazione delle fonti energetiche e degli approvvigionamenti.

Foto Fabio Cimaglia / LaPresse
Roma, 1 nov. (LaPresse) – “E così adesso Luigi Di Maio con tutta la faccia tosta di cui è capace ammette la strategicità, come apprendiamo dalla stampa a proposito della audizione al Copasir, del gasdotto Tap per la diversificazione delle fonti energetiche e degli approvvigionamenti.  Dunque è anche lui un servo delle lobby. Ma glielo ha detto anche a Grillo?”. Così la senatrice Pd Teresa Bellanova in Puglia, parlando con i giornalisti. “Trovo questa modalità indecente e soprattutto vergognoso questo modo di continuare a stare con un piede in due scarpe. Per cui ai media e su fb si continua ad attaccare quelli di prima e a lavarsi le mani di tutto e poi nei luoghi delicati, come ad esempio il Copasir, si vestono i panni della continuità governativa. Perché – spiega – è esattamente questo quello che di Maio ha fatto su Ilva e su Tap. Adesso allora farebbe bene anche ad aprire il dossier sui ristori che ha sul suo tavolo”.

dunque

“Gli abbiamo lasciato in eredità qualcosa come 50milioni per il territorio salentino per l’attuazione di progetti rilevanti tra cui anche un Centro di eccellenza mondiale per la decarbonizzazione. Ciò con il supporto della Commissione europea e di aziende leader globali nella green economy. Non vorremmo – prosegue Bellanova – che tra qualche settimana si vantasse di essere riuscito a strappare proprio questo non si sa bene a chi. Dirò di più: invece di perdere questi mesi a imbrogliare cittadini ed elettori del Movimento 5Stelle dovrebbe continuare a lavorare su quel Programma con gli interlocutori da noi mesi intorno a tavolo. Ma credo che ‘lavoro del governo’ e Di Maio sono due rette parallele che non si incontreranno mai. E meglio così, perché ogni volta che cerca di fare qualcosa produce condoni della peggior specie e danni enormi. Come ormai è evidentissimo per il suo Decreto, che doveva affermare la dignità e sta producendo solo licenziamenti”.

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