Dl sicurezza, Gasparri: Governo ha ignorato proposte Fi per polizia

“Abbiamo affrontato con spirito positivo e propositivo in Commissione affari costituzionali, al Senato, il decreto sicurezza. Purtroppo le nostre proposte di buonsenso, volte a tutelare il personale delle Forze di Polizia, a incrementarne il numero con immediate nuove assunzioni, a destinare maggiori risorse al comparto sicurezza-difesa non hanno trovato ascolto"

Foto Vincenzo Livieri - LaPresse
Roma, 1 nov. (LaPresse)  – “Abbiamo affrontato con spirito positivo e propositivo in Commissione affari costituzionali, al Senato, il decreto sicurezza. Purtroppo le nostre proposte di buonsenso, volte a tutelare il personale delle Forze di Polizia, a incrementarne il numero con immediate nuove assunzioni, a destinare maggiori risorse al comparto sicurezza-difesa non hanno trovato ascolto”. Lo dichiara il senatore Maurizio Gasparri (FI). “Nemmeno le nostre proposte per inasprire le sanzioni nei confronti di chi aggredisce gli appartenenti alle forze dell’ordine . Neanche proposte per la valorizzazione delle polizie locali. Quelle per l’accesso a importanti banche dati da parte di reparti investigativi. Ma insisteremo, riproponendo per l’aula, dove il provvedimento approda lunedì, tutti questi emendamenti. Sono proposte di buonsenso, tratte dal programma politico-elettorale con cui il centrodestra si è presentato unito alle scorse elezioni del 4 marzo”.

continua Gasparri

“Confidiamo quindi in aula nell’attenzione del governo. Il nostro scopo è di rafforzare questo provvedimento. Di cui condividiamo gli obiettivi, in particolare volti ad inasprire il contrasto all’immigrazione clandestina. Si tratta di obiettivi che Forza Italia ha sempre indicato e sui quali ci siamo concretamente misurati, quando siamo stati al governo e con le recenti proposte in campagna elettorale”.  “Si tratta quindi di indicare delle priorità e soprattutto, per quanto riguarda assunzioni e risorse economiche, riteniamo che si debba agire ora e subito. Ciò senza attendere la legge di stabilità. Nella quale, peraltro, le cifre risultano ampiamente ridotte rispetto agli annunci e destinate, non soltanto al comparto sicurezza-difesa, ma a molti altri settori della pubblica amministrazione. Ci accingiamo quindi al confronto con lo stesso spirito con cui abbiamo partecipato attivamente ai lavori di commissione ma con la speranza di ottenere un maggiore ascolto.

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