WASHINGTON – L’Iran è stata tagliata fuori dal circuito commerciale con gli Stati Uniti. E, di riflesso, anche da quelli che vorranno intrattenere rapporti con gli Usa. E’ quanto disposto dal presidente Donald Trump che ha ripristinato le sanzioni per lo Stato iraniano, inasprendole: le più severe mai imposte. Soltanto otto Paesi beneficiano invece di un’esenzione sul petrolio, tra cui la Turchia e forse India e Cina. L’elenco completo sarà annunciato oggi.
L’America dice ‘stop’ anche a scambi con Asia e Europa se in contatto con l’Iran
Lo stop arriva infatti anche per le imprese asiatiche o europee che saranno escluse dal mercato americano laddove dovessero continuare a importare petrolio iraniano o fare scambi con banche iraniane colpite da Washington. Il regime di deroghe è simile a quello che gli Usa praticavano dal 2012 al 2015, prima dell’accordo. In quel caso Cina, India, Turchia, Corea del Sud, Giappone e Taiwan i Paesi largamente risparmiati dalle sanzioni americane, con la motivazione di una riduzione progressiva delle importazioni di greggio iraniano.
L’Iran ha dodici richieste da soddisfare per ritornare nel circuito internazionale
Nel documento che entrerà in vigore oggi, inoltre, sono presenti 12 richieste specifiche indirizzate a Tehran. Fra queste si legge quella del “rilascio di tutti i cittadini occidentali che sono il ritiro del supporto ad Hamas e milizie palestinesi, il termine del coinvolgimento dell’Iran nei teatri di guerra della Siria e dello Yemen”. Una volta rispettate queste condizioni il paese potrebbe ritornare a riprendere i contatti con l’America e le altre realtà. Un accordo che, ad ogni modo, potrebbe essere un’arma a doppio taglio vista la libertà che sarebbe concessa al rivale storico, l’Arabia Saudita.